Venerdì, 3 Maggio 2024

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Ha fatto tornare la rabbia in molti manduriani che l’hanno scaricata sul proprio telefonino, una nuovissima applicazione che permette di conoscere la qualità dell’aria che si respira nella propria città...

Qualità dell’aria? I manduriani non devono sapere

Quando la centralina funzionava Quando la centralina funzionava | © La Voce

Ha fatto tornare la rabbia in molti manduriani che l’hanno scaricata sul proprio telefonino, una nuovissima applicazione che permette di conoscere la qualità dell’aria che si respira nella propria città (Pm10 ed altre polveri cancerogene). Aulisi Giacomo è uno di questi che dopo averla provata ieri ha invitato i suoi contatti Facebook a fare altrettanto. «Voglio condividere con voi un’applicazione veramente utile, si chiama WhatsAir ed è collegata direttamente con le centraline Arpa». Ad Aulisi è bastato informarsi dagli stessi sviluppatori, però, per fare l’amara scoperta a noi, purtroppo, ben nota:«Le centraline che monitoriamo in Italia – hanno fatto sapere subito i proprietari e gestori dell’utilissimo servizio -sono oltre 600 ma purtroppo non coprono capillarmente la penisola. Quelle funzionanti più vicine a Manduria – aggiungono - sono a San Pancrazio (biossido d’azoto, PM10, biossido di zolfo) e Francavilla Fontana (benzene). I dati per l’intera Puglia – concludono - vengono pubblicati intorno alle ore 11». Da tutta la Puglia, e per noi i vicini comuni del brindisino, ma non Manduria. In effetti la situazione, che ha dell’incredibile, più volte denunciata da La Voce di Manduria, è ferma a cinque anni fa. Risale al 2013, infatti, l’ultima rilevazione degli inquinanti aerei nell’aria manduriana da parte della centralina montata sulla via per Maruggio, all’interno dell’istituto scolastico don Bosco. Da allora la Regione Puglia, in accordo con l’Arpa, ha deciso che quella centralina era “ridondante”, vale a dire “di troppo”, inutile insomma. Eppure, come è ancora possibile ricavare dai grafici presenti sul portale dell’Arpa, in alcuni periodo dell’anno gli inquinanti catturati dai filtri di quella centralina manduriana “inutile” erano tra i peggiori della provincia, terzi per numero di giorni in cui c’era stato il superamento dei limiti di rischio, solo ai quartieri industriali della città di Taranto.

La storia recente, anche questa ben raccontata (purtroppo senza risultati) dal nostro giornale, è cosa nota. La riassumiamo. Dopo la nostra denuncia e l’interessamento dell’allora assessore comunale all’ambiente, Amleto Della Rocca, il comune di Manduria chiese all’Arpa la riattivazione della centralina; l’agenzia per l’ambiente respinse la richiesta ma si disse disposta a procurarne una mobile, provvisoria per un mese, chiedendo per questo un allaccio alla corrente elettrica. Il Comune ha dichiarato di averla resa disponibile, l’Arpa ha risposto di non saperne niente. Le nostre notizie si fermano qui.

Accontentiamoci di come la Regione Puglia e l’Arpa considerano il territorio Messapico del tutto sprovvisto di rilevatori dell’inquinamento. E’ sufficiente dare uno sguardo alla mappa dei siti provvisti di centraline Arpa per accorgersi che Manduria con il suo territorio sono l’isola felice dove l’aria è sempre pulita perché, tanto, non c’è nessuno che possa dire il contrario.

Nazareno Dinoi

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3 commenti

  • lorenzo
    mer 18 aprile 2018 06:07 rispondi a lorenzo

    In questa così detta Città dove poco c'è, se non i tributi la identificano come tale, non bisogna meravigliarsi se parte del popolo agisce fregandosene del senso civico. Visto che lo Stato e le istituzioni gestiscono la Città, dimenticando o non contemplando il minimo che la Costituzione sancisce: DIRITTO ALLA SALUTE

  • cosimo
    mer 18 aprile 2018 02:26 rispondi a cosimo

    ..vorrei sottolineare che solo nel quartiere s.gemma e piu' precisamente zona medaglie d'oro, a distanza di pochi centinaia di metri si sono verificati dei casi di tumore,seguiti con il decesso.Ora c'è da chiedersi...casualità?

  • Antonio
    mer 18 aprile 2018 02:18 rispondi a Antonio

    Occorre fare chiarezza: dai dati emerge un situazione a dir poco allarmante. Allora chi amministra la nostra città anche se provvisoriamente ha il dovere di intervenire. La Regione tira a campare e nasconde o nn comunica i risultati in possesso. Le PM10 aggrediscono l'apparato respiratorio e nn ci si salva soprattutto in presenza di una circolazione caotica di auto che incombe sulla città e soprattutto lungo la circumvallazione dove il solo transito di autotreni supera di gran lunga la circolazione interna e di questo se ne accorgeranno i futuri amministratori e gli stessi vigili quando la sede del municipio si trasferirà nella nuova sede.Allora urge fare pressione acchè si possa costringere chi di dovere ad intervenire. Speriamo bene.

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