Sabato, 27 Aprile 2024

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Gli arrivi totali (stranieri e italiani) in terra Messapica sono stati 10.323 che sono rimasti a pernottare in media cinque giorni. Appena sotto Manduria c’è la minuscola Torricella poi Leporano, Mottola e Avettrana.

Turismo, la pagella dell'Istat, scarsa sufficienza a Manduria

Turisti nel Parco dei Messapi Turisti nel Parco dei Messapi | © La Voce

Le terre e il vino del Primitivo, le antiche mura Messapiche, le numerose chiese, il mare caraibico e le riserve naturali del Chidro e della Salina dei Monaci e le costosissime attività promozionali pubbliche della scorsa estate, non hanno avuto un grosso appeal sul turismo nazionale e straniero.

Dai dati diffusi da “Puglia promozione” e validati dall’Istat, infatti, la "città d'arte" di Manduria e il suo territorio, nel 2017 si piazzano al sesto posto a livello provinciale per numero di arrivi (numero di clienti ospitati nelle strutture ricettive) e al quinto posto per numero di presenze (numero di notti trascorse nelle strutture). Meglio di Manduria hanno fatto la città capoluogo (e ci mancherebbe), ma anche altri comuni come Castellaneta (al primo posto), Ginosa, Martina Franca, Pulsano, Massafra.

Secondo questi dati, gli arrivi totali (stranieri e italiani) in terra Messapica sono stati 10.323 che sono rimasti a pernottare in media cinque giorni. Appena sotto Manduria c’è la minuscola Torricella e poi Leporano, Mottola e Avetrana.

Di seguito l’analisi dei dati di Nicola Natale nell’articolo pubblicato da Quotidiano di Taranto.


Che sorpresa dai dati sul turismo jonico. Su tutti i 29 comuni della provincia svetta Taranto: il capoluogo jonico totalizza 87.482 arrivi nel 2017 e 231.617 presenze nel 2017 secondo i dati diffusi da Puglia- promozione e validati dall’Istat. Chi arriva nel capoluogo ci resta mediamente 2,6 giorni e questo dà la stura a tutta una serie di considerazioni su cosa porta le persone in quella che fu la capitale della Magna Grecia. Turismo certo, ma anche lavoro connesso alle industrie ed alle istituzioni presenti. Numeri comunque molto lontani dal podio pugliese occupato da Bari, Vieste e Lecce, pur potendo contare su una storia millenaria con reperti di importanza mondiale e sul bacino interno dei due mari che le assicura scorci invidiabili. Tramonti e paesaggi ricordati da chiunque (e sono tanti) abbia fatto qui il militare o l’aviere o sia sbarcato nel suo porto. Perché quindi questo distacco dalle altre province pugliesi? Tutto merito della mancanza di un aeroporto o della pubblicità inversa data dall’acciaieria? Si può discuterne fino alla noia, fatto sta che si parla di grandezze più di quattro volte inferiori a Bari o anche alla sola Vieste, regina della Puglia con quasi due milioni di presenze registrate (1.987.401). Segno che qualcosa nel modello non solo turistico ma anche di sviluppo perseguito deve cambiare. Anche in relazione alla percezione che i tarantini hanno di sé, nel quadro del contesto pugliese, italiano e globale.
Se si parla di turismo, non si può guardare solo a quello delle gite fuori porta, bisogna volerlo, programmarlo ed investire. Come hanno fatto a Martina Franca che occupa il secondo posto sul podio jonico con i suoi 43.368 arrivi e le sue 114.450 presenze. La meraviglia dolce della valle d’Itria con la sua campagna ed i vigneti perfetti punteggiati da trulli non buca ancora nell’immaginario turistico legato alla Puglia, nonostante la presenza di uno dei più ricercati festival musicali legati al belcanto. Ma è senza dubbio una delle mete su cui puntare, anche per l’ eccellente clima estivo dato dalla sua posizione a 431 metri sul livello del mare. Ed è il mare a determinare il successo delle altre due località joniche che registrano risultati apprezzabili sullo scacchiere pugliese. Si tratta di Castellaneta e Ginosa o meglio di Castellaneta Mari- na (62.683 arrivi e 354.192 presenze) e di Marina di Ginosa (25.719 arrivi e 157.855 presenze). Castellaneta in particolare con la presenza di una griglia urbanistica fatta di ville ed ampi viali, ha saputo tutelare ed in qualche caso imposto il verde. Un complesso enorme come il Nova Yardinia recentemente rilevato da Bluserena Spa e la presenza di altri hotel si prende il secondo posto tra le localita? marine pugliesi, sopravanzata solo da Taranto.A distanza di sicurezza da Ginosa Marina con le sue diciannove bandiere blu in procinto di diventare 20 ed ancor piu? da Pulsano che e? quinta con 15.032 arrivi e 67.855 presenze o Manduria (10.323 arrivi e 58.848 presenze). Pur con un mare che molti definiscono caraibico ma con strutture ricettive ed immagine evidentemente non sufficientemente attrattive e conosciute. La chiave sono i villaggi turistici e gli hotel ma anche la percezione di destinazione turistica che, nel caso di Marina di Ginosa, era iniziata gia? nei primi anni ‘60. Nel 1972 c’era gia? un albergo a molti piani con piscina ora diventato una clinica. Segno che quindi certe vocazioni turistiche possono facilmente smarrirsi, se non autenticamente e costantemente perseguite.

Nicola Natale

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1 commento

  • lorenzo
    gio 12 aprile 2018 11:17 rispondi a lorenzo

    Quando si capirà che non si può vivere solo di vino e olio? Non avessimo il resto lo posso capire ma Manduria ha molto, molto altro

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