La legge è spietata e non conosce deroghe, neanche nei confronti di chi soffre malattie invalidanti. È il dramma vissuto da un 64enne originario della provincia di Brindisi che da più di un mese si è trasferito a Manduria. Per gli esiti di un tumore, l’uomo ha bisogno di continue cure e di prestazioni sanitarie che il Servizio sanitario regionale non gli può più garantire perché è residente in una provincia diversa.
Il sessantaquattrenne che chiede aiuto attraverso il giornale, ha solo il domicilio a Manduria e non ancora la residenza per cui, trascorsi alcuni mese dalla presentazione di una residenza provvisoria, non ha più diritto a nessun genere di assistenza. «Mi hanno tolto anche il medico curante», si lamenta l’uomo che vive solo in casa e non può spostarsi agevolmente per badare alle sue cose personali. «Mi hanno comunicato che non avendo la residenza in questo comune – spiega – non ho diritto alle cure anche se sono malato e riconosciuto invalido al 100%». In effetti la normativa non permette deroghe se non seriamente motivate.
La Asl, da parte sua, ha concesso l’assistenza per alcuni mesi pur avendo la residenza in un altro comune della provincia di Brindisi, ma a quanto pare non è più possibile chiudere un occhio. «Se prende la residenza a Manduria – fanno sapere dagli uffici territoriali Asl -, avrà tutto quello che gli spetta; da parte nostra - concludono – non possiamo non rispettare le regole».
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5 commenti
senza cuore
dom 16 gennaio 2022 05:22 rispondi a senza cuoreEsiste il cambio del medico in deroga e comunque in attesa del passaggio da un comune all'altro, quando cioè il nuovo comune non riconosce ancora la nuova residenza, resta il medico precedente. Siamo nella stessa regione e non è plausibile l'interruzione dell'assistenza. Vada dai carabinieri e denunci tutto.
gianluca
dom 16 gennaio 2022 05:13 rispondi a gianlucaNon esiste che un cittadino italiano che cambia la residenza, restando nella stessa regione, perda l'assistenza. Se ha chiesto il cambio fino a quando non ottiene il trasferimento nella nuova residenza, resta la vecchia. In tal modo il precedente medico di base, anche a distanza, può prescrivere farmaci, cure ed eventuali richieste di visite specialistiche e ricoveri. Tali prescrizioni viaggiano su e-mail o whatsappp, che tutti hanno. Stupisce che l' ASL non abbia dato indicazioni precise. Perciò il cittadino bisognoso di cure può rivolgersi agli assistenti sociali e di contattare il suo medico precedente, ovvero alla guardia medica che non può negare l'assistenza richiesta avendone diritto come gli italiani all'estero. si può anche non cambiare medico date anche le patologie. ASL sveglia!
GERARDO.MARZO
sab 15 gennaio 2022 07:37 rispondi a GERARDO.MARZOma una volta la sanita' non si chiamava -S.S.N.- SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ? o e' cambiato qualcosa ?
Cosimo
sab 15 gennaio 2022 01:41 rispondi a CosimoIl fatto piu scabroso è che se fai qualcosa di tua spontaneità, in veste di funzionario dell' ASl, pur riconoscendo la gravita' delle condizioni di bisogno del paziente ti schiaffano in galera per abuso d'ufficio.
ALFONSO
sab 15 gennaio 2022 08:33 rispondi a ALFONSOLe ASL sono diverse ma comunque sbaglio o è la Regione Puglia che rimborsa i costi? e quindi? povero cristo.