
Quando il dolore si trasforma in attivismo, le stragi del sabato sera diventano per i familiari coinvolti il denominatore comune per creare un’associazione. È a Sava che nasce ufficialmente “Vittime della strada”, il movimento apolitico affiliato all’Associazione Familiari e Vittime della strada di Taranto che ha l’obiettivo di ascoltare le richieste popolari di messa in sicurezza delle strade e di scuotere le amministrazioni.
Il principale promotore del movimento è Fernando De Santis, medico di medicina generale di Sava e padre della promettente avvocatessa Giulia rimasta uccisa lo scorso 11 dicembre in un incidente stradale sulla Uggiano Montefusco - Sava. Tornava a casa da Manduria dove lavorava in uno studio legale della città Messapica.
“Nasce oggi, ufficialmente, a Sava – dichiara De Santis - il movimento apolitico vittime della strada. Non avremo alcuna tessera di partito e ci affilieremo al movimento provinciale già costituito a Taranto. Saremo intransigenti verso qualunque amministrazione che si mostrerà sorda alle richieste popolari di messa in sicurezza delle strade e non accetteremo strumentalizzazioni né scarica barile di responsabilità. Io nel mio ambulatorio – continua il medico - e nelle sedi di amici e colleghi sensibili all’iniziativa, chiunque nella società civile si adoperi per coinvolgere persone di buona volontà . Usiamo i social, i giornali locali, il passa parola per divulgare l'iniziativa. Chi lo desidera può contattarmi anche privatamente. Grazie a quanti faranno propria questa iniziativa. Sarà redatto uno statuto con tutti i nomi di chi aderisce a questa lotta di civiltà, avremo una sede a Sava”, conclude.
L’iniziativa nasce spontaneamente dopo la buona riuscita del convegno “La multidisciplinarietà nella prevenzione degli incidenti stradali. Aspetti sanitari, giuridici e sociali” tenutasi lo scorso 11 dicembre nell’Auditorium dell’Istituto scolastico I.I.S.S. Del Prete – Falcone di Sava, ad un anno esatto dalla tragica scomparsa di Giulia. Dichiara, infatti, De Santis: “Sono molto soddisfatto per la riuscita del convegno di oggi. Centoventi partecipanti in una giornata festiva prenatalizia sono un ottimo risultato, un buon punto di partenza. È mio intento proseguire su questa strada, impiegherò energie e risorse finanziarie per rendere giustizia a Giulia e a tutte le vittime della strada. Se gli enti pubblici sono inadempienti ed omertosi, noi ci impegneremo e li staneremo. Denunceremo la pericolosità delle strade, l'incuria e la negligenza nell'assicurare la dovuta manutenzione. Costituirò assieme ad un nutrito gruppo di amici, un comitato apolitico pro vittime della strada, affiliandoci a quello già esistente al livello provinciale, non accetteremo alcuno scarica barile tra enti, nessuna disquisizione in politichese. Siamo fortemente determinati al raggiungimento di questi obiettivi e lo ribadiremo con forza in tutte le sedi, anche attraverso i social, la Stampa, le tv”.
Marzia Baldari
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1 commento
Pietro bianco
mar 14 dicembre 2021 08:24 rispondi a Pietro biancoVi sono vicino a questa iniziativa, sono un agente di polizia locale che lavora al nord e per esperienza personale i colleghi dei vari comuni, dovrebbero portare queste esperienze nelle scuole di ogni ordine e grado, coinvolgendo le istituzioni in progetti di educazione stradale.... Un caro saluto!