Sabato, 12 Luglio 2025

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«Scellerata la scelta di approvare la variante al progetto del centro comunale di raccolta rifiuti di an Pietro in Bevagna»

Non chiamateli ambientalisti, Mariggiò dei Verdi bacchetta il governo grillino e gli ex compagni

I protagonisti e la zona interessata al progetto I protagonisti e la zona interessata al progetto | © La Voce di Manduria

Al grido di «non chiamateli ambientalisti», riferendosi chiaramente ai quattro consiglieri comunali che si erano dichiarati appartenere al partito dei Verdi per poi appiattisti alle linee tutt’altro che verdi della maggioranza grillina che governa la città Messapica, la portavoce del partito manduriano dei Verdi, Anna Mariggiò, prende le distanze e giudica «scellerata» la scelta di approvare la variante al progetto del centro comunale di raccolta rifiuti di an Pietro in Bevagna.

«L’area destinata al progetto – scrive l’avvocatessa Mariggiò -, è stata individuata incautamente, poichè ricade immediatamente al confine con una zona di rispetto dei boschi». L’esponente del partito ambientalista elenca poi le ragioni che avrebbero allontanare la discarica controllata da quei luoghi dedicati ad altro e peri quali sono stati già spesi ingenti risorse economiche (pare 150mila euro di origine comunitaria). Il progetto di riqualificazione e tutela cui fa riferimento l’avvocatessa Mariggiò, consistente nella realizzazione del percorso pedonale pavimentato e nel restauro e messa in sicurezza del cosiddetto “Acquarone” (da cui il nome del sito). Inoltre, sempre il Comune di Manduria, quando era amministrato da latri, aveva autorizzato e realizzato un progetto per la creazione di percorsi escursionistici a mobilità lenta, nei territori rurali del “G.A.L. Terre del Primitivo”. Tale progetto prevede all’ingresso del sito un’area di partenza e di sosta dell’itinerario che porta dalla Masseria Marina al Bosco Cuturi.

Progetti questi già realizzati ed ora vanificati con la nascita dell’opera che stride anche con il paesaggio urbanistico intorno: di fronte la masseria della Marina che è anche «Casa del parco» (sede della presidenza delle Riserve naturali della Salina, Chidro), ai lati civili abitazioni che dovranno convivere con un centro di raccolta rifiuti, anche organici) e nel bel mezzo di un parchetto esistente con panchine e tavoli per le soste picnic, vialetti in pietrisco per le passeggiate ed erbetta tutta intorno.

«Ancora una volta – scrive Mariggiò - i Verdi chiariscono di non essere presenti in Consiglio Comunale e che mai avrebbero votato a favore di un progetto così impattante dal punto di vista ambientale. Anzi, proprio l’assenza di una componente ambientalista in Consiglio Comunale – chiarisce - ha determinato l’approvazione di un progetto che fa acqua da tutte le parti».

Tra le tante incongruenze emerse in questi giorni di dibattito sul tema, l’avvocatessa Mariggiò ne elenca alcune: «La previsione della costruzione di un muro di recinzione non semplice da mascherare con le proposte del progetto, se non con spese nettamente superiori a quelle previste; le specie arboree previste sono a lento accrescimento e non sono neanche presenti nel computo metrico; le specie arbustive neanche ben definite; è prevista la piantumazione di specie Fillirea vietata in quanto specie ospite del batterio Xilella. E tanto altro ancora». In chiusura l’invito di Mariggiò rivolto agli ex amici di partito: «Non chiamateli “Ambientalisti”».

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7 commenti

  • Antonio Mannino
    dom 25 luglio 2021 01:55 rispondi a Antonio Mannino

    Per poter amministrare Manduria bisogna avere una ed una sola competenza: saper DANNEGGIARE il territorio!!!

  • Lorenzo
    dom 25 luglio 2021 12:20 rispondi a Lorenzo

    Bene, visto che in Consiglio Comunale, non ci si aspettano azioni e delibere da ambientalisti, chiedo a Lei, autocertificata Ambientalista Doc, di agire seriamente a difesa della Riserva del Chidro ( SIC), della Riserva Salina Monaci e della Riserva PALUDE del Conte, gestite come Gardaland. Poi se lo ritenesse opportuno ed eco compatibile, risolvere l'annoso scempio della spiaggetta a Torre Colimena. Confido di interpellare la persona giusta ed attendo da Lei iniziative a difesa di quanto sopra. Grazie.

  • Realtà
    dom 25 luglio 2021 11:23 rispondi a Realtà

    Non bisogna bloccare tutto e sempre. Qui si vive in Africa tra blocchi di ogni genere e ZTL che stanno in questo periodo desertificando manduria. La gente ed i giovani va nno altrove....diversamente dagli altri anni. E bastaaaaa

    • Gregorio
      dom 25 luglio 2021 04:39 rispondi a Gregorio

      Signor Realtà , o falsa Realtà, innanzitutto stiamo parlando di una zona che in origine era adibita a un parco e pista ciclabile , dove sono stati spesi soldi, e non credo che la scelta GIUSTA. Secondo me, la scelta giusta è ; trovare un terreno NON FERTILE magari con l'aiuto di un drone, individuare la zona più appropriata, probabilmente CHIENU TI SQUEZZI, (trad. pieno di sassi) , es. vecchi edifici e/o terreni abbandonati , dove ci sono abbandoni di rifiuti EDILI , in questo modo, come si dice qui a Manduria : SI FACI Nu' JA'GGIU E DOI SIRVEZZI !!!!

      • Realtà
        lun 26 luglio 2021 12:28 rispondi a Realtà

        Basta con questi (continui) blocchi su tutto e tristi ztl Tristissima manduria la sera.......cimiteriale...diversamente dagli altri anni: non é come dice lei "falsa realtà", ma REALTA E DATI DI FATTO VISIBILI A tutti

        • Gregorio
          lun 26 luglio 2021 10:09

          Bà corchiti !!!!! ??????

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