Lunedì, 7 Luglio 2025

Cronaca

Gran lavoro anche per gli operatori dell’ospedale Marianna Giannuzzi che dal 14 agosto sino a tutto ieri hanno dovuto prestare assistenza a circa venti ragazzi e ragazze ospiti del «Salentotek»

Salentotek invade le campagne di Manduria

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Ha un nome e una storia il rave party che per quattro giorni e cinque notti ha tenuto sotto scacco le forze dell’ordine e non ha fatto chiudere occhio a molti abitanti dei comuni di Manduria e Sava. Per non parlare dei residenti delle contrade agricole tra la provinciale per Francavilla Fontana e la stazione vecchia di Sava, territori comunali della città Messapica. Si intitolava «Salentotek», era suddiviso in tre «stage» ed ha richiamato da tutta Italia ed anche dalla Spagna, Francia, Germania, Romania, migliaia di amanti della cultura rave. L’edizione 2019 (la tradizione è vecchia di almeno una quindicina di anni), ha interessato decine di ettari tra le contrade «Laurito» e «Archignano». Un'invasione di persone unite dalla passione della particolarissima e assordante musica tekno, goa, acid house, drum & bass o psy-trance.

Il raduno illegale ha impegnato decine di poliziotti del commissariato di Manduria che hanno identificato sinora circa 250 persone e il numero è destinato a crescere perché al vaglio degli investigatori al comando del vicequestore aggiunto Antonio Gaetani ci sono decine e decine di foto e video che girano sui social.

Gran lavoro anche per gli operatori dell’ospedale Marianna Giannuzzi che dal 14 agosto sino a tutto ieri hanno dovuto prestare assistenza a circa venti ragazzi e ragazze ospiti del «Salentotek» che avevano esagerato con l’alcol e, alcuni, con sostanze psicotrope anche chimiche.

Tre postazioni differenti con altrettanti programmi musicale con alla consolle dj noti nel circuito dei rave. Un’orgia di musica psichedelica tekno sparata ad altissimo volume da muri alti sino a cinque metri fatti da potenti diffusori audio. Un ritmo ripetitivo e assordante avvertito dai quartieri periferici dei due comuni di Sava e Manduria dove sono partite le proteste e le segnalazioni ai centralini dei vigili urbani e delle altre forze dell’ordine.Secondo alcune stime, confermate anche da chi vi ha preso parte, nei cinque giorni previsti, l’appuntamento salentino ha richiamato non meno di cinquemila persone, il rave più riuscito in Puglia. Molti dei partecipanti erano reduci da un altro grande rave in Romania (Romaniatek 2019).

Sino a ieri alcuni uliveti presi d’assalto erano ancora occupati da tende e auto di chi ha preferito restare oltre il termine prefissato. Evidenti i segni della presenza umana e degli automezzi, anche pesanti, come i furgoni utilizzati per il trasporto delle casse acustiche.

Alle critiche e ai fastidi che ogni volta generano tali eventi, fa da contralto il parere di chi ha preso parte al Salentotek di Manduria.

«Parlando da partecipante – dice uno di loro -, vi dico che è inutile avere così tanto da dire su un qualcosa che non avete mai vissuto e tanto meno mai avuto la curiosità, con una mente aperta, di scoprire cosa c'è davvero dietro tutto questo mondo! Secondo voi – prosegue il techno ravers -, cosa siamo, cinquemila drogati che si sono riuniti per sballarsi in 4 giorni tutti insieme felicemente? I tossici – conclude il testimone – si trovano ovunque, magari anche nelle vostre case».

I rave si organizzano attraverso gruppi di chat privati con divieto assoluto di utilizzare i social network più diffusi, come Facebook o Instagram, dove per tutto il periodo precedente l’evento e nel corso dello stesso non è trapelato a. Le persone denunciate devono rispondere di invasione di terreni ed edifici in concorso. Gli organizzatori, se saranno individuati, dovranno rispondere anche della violazione della normativa contenuta nel testo unico relativa all’organizzazione di eventi di spettacolo all’aperto.

Nazareno Dinoi

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