Lunedì, 5 Giugno 2023

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Viaggiare nel tacco d'Italia

Visitare una Puglia fuori dal comune: alcuni luoghi sconosciuti

Puglia colori Puglia colori

Come ben sappiamo il territorio pugliese è uno dei più belli e apprezzati in tutta Italia, come è stato dimostrato anche da numerosi film che sono stati girati, e altri che lo faranno in un ravvicinato futuro, come rivelato su Chronist.it. A volte, però, si tende a guardare alla Puglia solo in virtù dei luoghi e delle attrazioni più conosciute: scopriamo, per questo motivo, alcuni luoghi altrettanto meravigliosi, che non si ritrovano spesso nelle principali rotte turistiche.

Il Parco Naturale Terra delle Gravine

Arrivando nell’area delle Murge, che si trova esattamente nell’entroterra tra le città di Brindisi e di Taranto, ecco che ci si imbatte in questo meraviglioso parco. Il Parco Naturale Terra delle Gravine si può considerare una delle riserve naturali più belle in tutta la penisola italiana. Lo scenario naturale è davvero meraviglioso, grazie alla presenza di un buon numero di canyon particolarmente profondi di natura carsica.

Si tratta di canyon che sono stati ribattezzati “gravine”. In poche parole, stiamo facendo riferimento a delle fessure roccioso che tendono ad aprirsi sviluppandosi notevolmente in profondità. Diverse gravine si caratterizzano per riportare dei segni che addirittura risalgono all’epoca preistorica, mentre altre gravine presentano una biodiversità notevole, oltre che una natura decisamente selvaggia.

Il monastero Olivetani a Lecce

Si tratta di un ex monastero che si trova nella bellissima Lecce. Dal punto di vista l’impatto estetico di questa struttura è veramente impressionante, con una notevole presenza di affreschi importanti, di cui alcuni realizzati addirittura in epoca bizantina. Per arrivare a questo monastero serve passare attraverso un meraviglioso spazio verde interno, in cui si trovano diversi alberi di noci, ma anche splendidi agrumi che rendono questo chiostro veramente unico.

Una porzione della struttura è lasciata in gestione all’Università del Salento, mentre il resto della struttura può essere tranquillamente visitata prenotando uno dei vari tour guidati. All’interno delle mura, però, l’atmosfera cambia completamente e ci si immerge in un silenzio che vuole essere appositamente riflessivo. Un fascino unico, che permette di apprezzare da vicino la quotidianità vissuta dai monaci che hanno trascorso la loro vita secoli addietro.

Il Museo della Majolica a Laterza

Ecco un bellissimo museo, non proprio al centro dei principali itinerari turistici per chi visita la Puglia. Questo museo è stato aperto otto anni fa e presenta una collocazione decisamente curiosa. Sì, dal momento che è stato ricavato in una zona interna di un antico palazzo nobiliare, che si trova a Laterza, una cittadina in provincia di Taranto.

Questo bellissimo museo della majolica ospita diverse testimonianze e opere che permettono di scoprire il patrimonio artistico e artigianale che si è tramandato nei secoli in queste zone. Non è certo un mistero, d’altro canto, che l’arte della ceramica a queste latitudini si tramanda di generazione in generazione, nello specifico in questa zona della Puglia. All’interno del museo della maiolica c’è la possibilità di ammirare anche delle bellissime antiche maioliche, che presentano quelle tipiche decorazioni dalla tonalità turchina, su un fondo bianco, con diversi motivi di carattere floreale.

Una chiesa nella roccia? Solo a Massafra!

In provincia di Taranto c’è la possibilità di andare alla scoperta del Comune di Massafra. Qui, si possono apprezzare tante strade decisamente antiche, nel bel mezzo di verdeggianti campagne. Ebbene, passeggiando in questa zona si può andare alla scoperta di una serie di chiese decisamente particolari.

Si tratta di chiese che sono state scavate direttamente nella roccia. Come fare per visitarle? Semplicemente prenotando delle apposite visite guidate che permettono di apprezzare dei meravigliosi villaggi rupestri e queste chiese in cui si possono ammirare degli spettacolari affreschi. Un patrimonio dal punto di vista artistico che difficilmente si ritrova in tutto il mondo, e che è stato costruito nelle gravine addirittura dal IV secolo dopo Cristo in avanti.


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