
Uno sfogo amaro, pieno di frustrazione ma anche di amore per il territorio, quello che arriva dalla signora Angela Massafra, residente a Manduria, che ha deciso di rivolgersi direttamente al sindaco Gregorio Pecoraro per denunciare lo stato di degrado in cui versa la località balneare di San Pietro in Bevagna.
La lettera, inviata al primo cittadino, è un grido d’allarme per l’incuria delle strade, la vegetazione secca e facilmente incendiabile, la spazzatura lungo la litoranea e lo stato di abbandono delle aree un tempo valorizzate. In particolare, la signora Massafra racconta quanto visto nel suo ultimo passaggio lungo la strada che costeggia il cosiddetto “canalone”, dove un incendio ha distrutto per l’ennesima volta la vegetazione, anche a causa della mancata rimozione dell’erba tagliata e lasciata seccare ai margini delle carreggiate.
“La pulizia per voi è tagliare l’erba e lasciarla lì, secca, pronta a incendiarsi? Non mi meraviglio,” scrive la cittadina, che denuncia anche la presenza di rifiuti e sterpaglie lungo le strade che portano al mare, inclusa la stessa litoranea. “Le strade sono invase dalle erbacce e dai rifiuti, muretti a secco crollati, staccionate divelte, interventi fatti anni fa mai più manutentati.”
Non manca una frecciatina all’amministrazione comunale: “L’assessora sa dov’è San Pietro? Visto che chiede a noi cittadini le foto per documentare lo scempio?”. La cittadina lamenta una totale assenza di cura per quella che dovrebbe essere, a suo dire, “la vera ricchezza del territorio”, ovvero il mare e le sue marine.
La lettera si chiude con un appello accorato: “Chiedo che si mandi un mezzo per rivoltare la terra bruciata, tagliare tutto il bruciato e pulire la strada che porta all’area mercatale. Paghiamo fior di tasse e pretendiamo un posto pulito. La Bandiera Blu? Solo una caricatura.”
Infine, la signora Massafra invita il sindaco a recarsi personalmente a San Pietro, magari accompagnato dall’assessora, per constatare lo stato delle cose. “Sono sicura che quello che le ho detto è sotto gli occhi di tutti,” scrive con amarezza, ma anche con speranza.
Un messaggio che, nella sua schiettezza, dà voce a tanti cittadini che, pur amando il proprio territorio, si sentono troppo spesso lasciati soli.
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5 commenti
Lorenzo Libertà per la Marina
gio 12 giugno 20:14 rispondi a Lorenzo Libertà per la MarinaMolto probabilmente Sindaco, Presidente del Consiglio e Membri della Giunta sono abituati a vivere così. Tutto normale per questi politici locali. Gente senza cultura del bello che sfrutta la bellezza naturale del Mare per fortuna non creato da loro. Opportunisti allo stato puro 😜Opinioni
Francesco lamparelli
gio 12 giugno 15:14 rispondi a Francesco lamparelliProbabilmente gli autisti del sindaco e sua assessorato non conoscono la strada per scendere a s. Pietro. Per il sindaco e suoi assessori, la marina è un opzionale per avere riconoscimenti blu come le strisce portasoldi. Inutile ribadire sempre lo stato di abbandono di strade, pulizia, acqua e fogna da medioevo. La nota positiva per loro strisce blu dappertutto. E aspettiamo le prossime votazioni e speriamo che i Manduriani hanno capito.
giu
gio 12 giugno 13:21 rispondi a giuBasta pagare la quota associativa per averla, nessun sopralluogo per verificare lo stato dei luoghi.
Tonino
gio 12 giugno 08:21 rispondi a ToninoIo chiederei a Pecoraro a pubblicare alla cittadinanza irequisiti che hanno portato a Manduria x ottenere la bandiera BLU.
cittadino
gio 12 giugno 09:23 rispondi a cittadino6000€