
La curiosa vicenda delle due caprette fotografate sulla balaustra dell’ex monastero dei Benedettini di San Pietro in Bevagna si arricchisce di un nuovo, sorprendente capitolo. Contrariamente a quanto si era ipotizzato inizialmente, la presenza degli animali non era abusiva ma stavano lì con regolare contratto.
A chiarire la situazione è lo stesso proprietario dei due caprini, Peppa e Pippo, che ha pubblicamente fornito le prove di un contratto di locazione, firmato dal parroco della chiesetta omonima e completo di timbro della Curia vescovile di Oria. Secondo quanto emerso, durante il periodo estivo l’uomo verserebbe un affitto di 100 euro per l’uso dello spazio in questione, oggi parte dell’antico rudere.
La vicenda ha preso una piega polemica dopo che sono stati apposti dei lucchetti, presumibilmente dalla Curia, per impedire l’accesso alla proprietà. Il proprietario, contrariato dalla misura, ha deciso di rendere pubblico il contratto tramite un post su Facebook, sostenendo così la legittimità della sua presenza e quella degli animali.
La scoperta era stata fatta da un gruppo di turisti, che aveva immortalato le due caprette sul balcone del vecchio edificio, stupiti dalla scena inaspettata. Ora, dietro quella che sembrava un’irriverente intrusione, si scopre una regolare locazione con tanto di benedizione ecclesiastica.
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