
Tra le oltre duemila pagine del nuovo piano regionale dei rifiuti in discussione in Consiglio regionale della Regione Puglia, c’è la parte elaborata dal Centro Salute e Ambiente della Regione Puglia su dati del registro tumori aggiornati al 2017, relativa allo stato ambientale con l’incidenza dei tumori in ogni comune.
Questa elaborazione, a differenza delle altre, non analizza il numero dei casi ma solo la tipologia della malattia assegnando ad ogni territorio il suo triste primato rappresentato dal cancro che colpisce maggiormente quella popolazione.
A Manduria, per quanto riguarda gli uomini, il tumore più frequente è quello del linfoma di Hodgkin in ugual misura a Pulsano. Per i tumori femminili, invece, a Manduria come Grottaglie e San Giorgio Ionico, quello che svetta è il carcinoma tiroideo.
Così negli altri comuni ionici. Nella città capoluogo, la neoplasia maschile più frequente in assoluto è quella del fegato seguita dal pancreas, polmone, rene e vie urinarie, vescica e mesotelioma. Il carcinoma delle vie biliari è maggiormente frequente tra gli abitanti del comune di Laterza mentre quello polmonare si registra più nei lizzanesi. Di tumore maligno della prostata ci si ammala di più a Martina Franca mentre alla tiroide se si vive a Palagianello, Sava e Statte. Per leucemie ci si ammala con maggiore frequenza a Crispiano e Faggiano e per mesotelioma pleurico a Leporano. Nella città di Taranto, il sesso femminile presenta eccessi statisticamente significativi per i tumori maligni di stomaco, fegato, polmone, melanomi cutanei e mammella. Il cancro maligno delle vie biliari è più presente a Ginosa e il carcinoma polmonare a Sava. A Crispiano e San Giorgio le neoplasie più frequenti sono i melanomi cutanei; per linfoma non Hodgkin, infine, ci si ammala di più a Crispiano.
Per macro aree risultano confermati gli eccessi per tumore maligno della tiroide nel sesso femminile in alcuni comuni dell’ala orientale della provincia mentre la vera emergenza è quella che si registra nell’area industriale tarantina dove si attesta la correlazione tra neoplasie e inquinamento ambientale.
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4 commenti
Mario Fortunato
lun 6 dicembre 2021 02:04 rispondi a Mario FortunatoNon è che l'incidenza alta di tumori è dovuta all'uso sconsiderato di pesticidi? Guarda caso la zona è prevalentemente agricola, industrie non ce ne sono, a parte l'Ilva a Taranto.
Cosimo
dom 5 dicembre 2021 03:18 rispondi a CosimoCredo che bisogna indagare anche altrove per le cause ambientali di tali tumori. Certamente da non dimenticare l' influenza che le radiazioni ionizzanti della centrale di energia nucleare di Cernobil, che all' epoca esplose, sulla ns salute disperdendo i contaminanti anche nel ns Sud.
Francesco Damicis
sab 4 dicembre 2021 07:59 rispondi a Francesco DamicisLo sanno in tutti gli istituti di ricerca Tumori. Nella zona di Manduria e paesi limitrofi, vi è una percentuale altissima di Tumore alla Tiroide, trachea, polmoni, ed altro. Ma nessuno interviene Realmente e concretamente, per capire e provvedere ad Estirpare chi o cosa provoca questa Epidemia Generale.
Mario Fortunato
lun 6 dicembre 2021 03:52 rispondi a Mario FortunatoPotrebbe essere l'uso sconsiderato di pesticidi per l'agricoltura?? I fitofarmaci sono altamente nocivi, spero che ci siano controlli dei Nas nelle campagne coltivate.