Giovedì, 1 Maggio 2025

Cronaca

Nuove segnalazioni a Manduria e nelle marine

Truffa dello specchietto rotto

Truffa dello specchietto Truffa dello specchietto | © Google

Diverse segnalazioni denunciano la presenza di una coppia di mezza età che a bordo di un’Alfa Romeo di colore bianco truffa gli automobilisti, soprattutto anziani soli, con il trucco dello specchietto retrovisore rotto. Ieri un manduriano che percorreva con la sua autovettura via del Macello è stato fermato dai due individui che lamentavano la rottura dello specchietto accusando l’ignaro automobilista di averlo urtato con la sua mattina. Fortunatamente il pensionato non aveva soldi con sé così ha proposto di fare la denuncia con l’assicurazione. La coppia che aveva proposto di chiudere bonariamente la questione con 170 euro, era poi scesa a 70 euro. Visto l’insistenza della vittima che voleva fare le cose in regola, i due si sono allontananti infastiditi.

Altri automobilisti sono stati fermati e truffati anche a San Pietro in Bevagna. La segnalazione è stata fatta alle forze dell’ordine che stanno intensificando i controlli in tal senso. Si tratta di un trucco molto semplice che consiste nel far credere all’automobilista che la sua macchina abbia involontariamente urtato il retrovisore dell’auto di chi sta mettendo in atto la truffa. La vittima della truffa sentirà il rumore di un colpo secco molto forte sulla propria carrozzeria, di solito sulla fiancata, (provocato in realtà da una pallina, un bastone, ecc…) dando l’illusione di un urto immediato. Subito dopo entrano in scena i truffatori che intimano al malcapitato di fermarsi. Il conducente sostenendo che gli è stato rotto lo specchietto, indicando il suo retrovisore chiaramente già danneggiato tenta di convincere per un esborso di 100 o 200 euro senza mettere di mezzo assicurazione o vigili, magari anche con l’aiuto di “un compare”, pronto a testimoniare che è andata proprio così.

A questo punto la vittima paga convinta di aver recato un danno. Chi si dovesse trovare in uno di questi casi conviene prendere il numero di targa della macchina “danneggiata” e chiamare le forze dell’ordine.

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