L’amministrazione comunale di Manduria concederà i permessi per l’occupazione del suolo pubblico ai gestori di locali in deroga al regolamento che vieta la concessione di aree di transito. Sarebbe questa la soluzione emersa da un incontro avuto in municipio tra tecnici, polizia locale e assessori.
Dovrebbe così finire la lunga attesa che impedisce l’allestimento di dehors e tavolini di molti esercizi destinatari di ordinanza di sgombero perché non in regola con quando prescritto dai regolamenti comunali. Stesso dicasi per chi occupa gli spazi temporanei che a stagione già iniziata non può ancora occupare le aree all’esterno del proprio locale.
Le concessioni che saranno rilasciate, saranno provvisorie nell’attesa che la parte politica rimoduli i regolamenti in conflitto, procedura questa che richiede l’approvazione del Consiglio comunale dopo il passaggio nelle apposite commissioni. Quest’atto, che richiederà alcuni mesi di tempo, potrebbe risolvere anche la contraddittorietà del divieto alla vendita di fiori nei giorni festivi e nei martedì di mercato settimanale, problema più volte sollevato dal venditore ambulante che occupa quotidianamente lo stallo sulla via per Maruggio, già destinatario di numerose multe per inosservanza dell’iniqua norma.
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3 commenti
Gregorio
lun 13 maggio 16:08 rispondi a Gregorio“…….Concessioni in deroga, poi le MODIFICHE al regolamento “ . La parola MODIFICHE comincio ad avere paura 😬, dico questo perché, dipende come si interpreta il regolamento, cioè , l’amministrazione comunale rilascia le concessioni a modo suo… purtroppo considera CI FIJI E CI FIJASTRI !!
Miminu
mar 14 maggio 08:56 rispondi a MiminuCome i PASSI CARRABILI , ci sono vari “scivoli” che si APPOGGIANO sul manto stradale ( detta CARREGGIATA)
Vincenzo
lun 13 maggio 09:44 rispondi a VincenzoD'inverno quando si dovrebbe pensare alla bella stagione, ci si gode il tepore del letargo. In primavera inoltrata, quando le an anomalie si manifestano in maniera incontrovertibile, provvidenzialmente interviene la teoria del rimando. Se ne parlerà più in là. Finché c'è vita, c'è speranza.