Lunedì, 29 Aprile 2024

Attualità

E l'enigma che avvolge Franca Leosini inesorabile investigatrice delle anime nere di Storie maledette (da stasera alle 21,20 su Raitre)

Storie Maledette, Leosini: "Dopo aver conosciuto la Misseri e la Serrano non ho chiuso occhio"

La trasmissione storie maledette La trasmissione storie maledette | © La Voce

Si dice che prima d'indagare sui misteri altrui ci si debba interrogare sul proprio. E l'enigma che avvolge Franca Leosini inesorabile investigatrice delle anime nere di Storie maledette (da stasera alle 21,20 su Raitre)- è: come può una garbata signora provare interesse per i mostri che intervista? «Le mie non sono interviste ma incontri. E quelli che incontro non sono mostri ma uomini caduti nelle tenebre del male».

Signora Leosini: stasera lei avvicinerà Sabrina Misseri e sua madre Cosima Serrano, entrambe all'ergastolo per l'omicidio di Sarah Scazzi. Cosa prova di fonte a persone simili? Curiosità? Rabbia? Pietà?

«Innanzitutto rispetto. E poi, spesso, compassione. I delitti non si giustificano mai. Però si devono interpretare. Capire è un dovere. Io non sono un pubblico ministero. Sono un'indagatrice dell'anima».

Insomma la pensa come Papa Francesco, che ai carcerati disse «Potrei essere al posto vostro».

«Esattamente. Un cuore di tenebra batte nel petto di ciascuno di noi. Non m'interessa il criminale in quanto tale: è l'uomo, che voglio indagare. Il mostro assoluto no: per questo non ho mai incontrato un pedofilo».

Ma loro perché l'incontrano? Un'estrema speranza di riabilitazione? Un insperato processo d'appello?

«Un po' tutte queste cose. Certo: loro sanno che ne avranno un restauro d'immagine. Chi accetta di scendere con me nell'inferno del passato, spera di gettare un ponte fra sé e la società nella quale, prima o poi, è destinato a ritornare».

E lei? Non prova alcuna inquietudine, neppure un po' di malessere, dopo essersi immersa in queste storie?

«Le vivo come psicodrammi. Dopo aver conosciuto la Misseri e la Serrano non ho chiuso occhio. La verità è che il callo non lo fai mai. Quando Mary Patrizio spiegò nei dettagli come uccise il figlio di cinque mesi, ricorsi a tutto il mio coraggio per non scoppiare a piangere».

Da Angelo Izzo a Patrizia Gucci a Pino Pelosi. Quanti di loro si dichiarano innocenti e quanti ammettono la colpa?

«Diciamo metà e metà. La verità vera non sempre coincide con quella processuale. Per ottenerla talvolta pongo domande durissime. I miei amici si stupiscono che io non riceva come risposta un cazzotto in faccia».

E le risposte sono davvero sincere? Mai dubitato d'essere ingannata, forse strumentalizzata?

«Una volta sola, con una donna molto celebre. Ma io sono ferratissima: studio per mesi tutti gli atti processuali, solo per Avetrana diecimila pagine di faldoni. Non gliela feci passare liscia».

E non teme di sottoporre i suoi spettatori al fascino del male? O di rendere i suoi ospiti degli eroi negativi?

«Quel fascino lo ha già abbondantemente esercitato la cronaca nera, che il male lo strumentalizza in innumerevoli programmi, da mattina a sera. Io cerco invece di capirlo. C'è una bella differenza».

I suoi incontri favoriscono in queste persone una presa di coscienza? Magari l'inizio di una redenzione?

«Ecco la mia soddisfazione più grande! Con molti di loro resto in contatto epistolare: Quante cose ho capito di me e di quel che ho fatto, mi scrivono. Fabio Savi, il capo della banda della Uno Bianca, mi scrisse d'essersi profondamente pentito. Ma mi chiese di non parlarne, e io mi astenni. Ho fatto cose troppo terribili perché possa permettermi di dire pubblicamente che ne sono pentito».

Si legge su Il Giornale

Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.


© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.


Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.
stai rispondendo a

COMMENTA

1 commento

Tutte le news
La Redazione - dom 28 aprile

C’è anche una manduriana tra le numerose presunte vittime di danni chirurgici provocati da un noto chirurgo estetico ...

Tutte le news
La Redazione - dom 28 aprile

23 aprile: serata inaugurale “Musidora cineclub” ...

Tutte le news
La Redazione - sab 27 aprile

“Il tratto San Marzano Sava Manduria della  Bradanico – Salentina si farà”. Lo assicura ...

Tutte le news
La Redazione - sab 27 aprile

Dalle sedi deputate al confronto diretto, la guerra del Primitivo tra Cda del Consorzio di tutela che intende abolire la Doc per sostituirla d'emblée ...

Tutte le news
La Redazione - sab 27 aprile

Ha cominciato sui fornelli di casa a scopo terapeutico combattendo così la depressione del lockdown. Poi Tamara Mitrangolo, in arte Tamy, si è affacciata ...

L’offensiva del Consorzio di tutela del Primitivo dopo le accuse del Comitato di difesa
La Redazione - gio 11 aprile

Movimentata assemblea martedì pomeriggio del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria allargata ai politici e ai tecnici per discutere le procedure in atto finalizzate all’approvazione del nuovo ...

Dibattito sul proceso penale telematico
La Redazione - gio 11 aprile

Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati della provincia di Taranto e l'Associazione forense messapica hanno organizzato per oggi pomeriggio alle 15,30, nella sala del Palazzo delle Servite a Manduria, un convegno dal titolo: “Il processo penale ...

Del maestro Arnò le produzioni musicali del nuovo spot nazionale della birra Raffo - LO SPOT
1
La Redazione - ven 12 aprile

Sono del compositore manduriano Ferdinando Arnò produzione musicale e licensing del nuovo spot nazionale della birra Raffo di proprietà di Birra Peroni che sta lanciando la storica birra tarantina ...