
“In merito alla questione della vicinanza delle barche poste in ormeggio nella baia di Torre Colimena mi rendo conto che viene continuamente fatta confusione enunciando i famosi 200 metri dalla costa”. Il Presidente della Lega Navale di Torre Colimena, Jonathan Tieni, interviene sulla vicenda, descritta sul nostro giornale, dell’infortunio di una turista nel mare antistante la spiaggetta di Torre Colimena e delle numerose segnalazioni di imbarcazioni ormeggiate vicino alla riva.
Vuole spiegare meglio?
“I 200 metri sono il limite minimo previsto dal codice della navigazione per natanti e imbarcazioni e si riferisce alla distanza che questi devono osservare durante le loro tratte”.
Quindi nello specifico della spiaggetta di Torre Colimena non occorre lasciare la distanza di 200 metri dalla riva, è così?
“Esatto. Tutti gli approdi, darsene, campi boe e affini sono regolamentati da apposite concessioni demaniali su cui non vige un limite, tutte le strutture di categoria sono a ridosso della linea della costa, di fatto non esistono porti di nessun genere a 200 metri dalla linea di battigia”.
Lei dice quindi che è regolare la distanza di circa 70 metri che c’è tra la spiaggetta e le prime barche? Non si poteva lasciare più spazio per chi vuole nuotare?
”Come Lega abbiamo la concessione demaniale per il campo boe, lo scivolo e la sede. La distanza di 70 metri è stata calcolata dalla linea dello scivolo. Mettiamo delle boe per delimitare l’area di utilizzo dei diportisti e chiediamo ai bagnanti di non avvicinarci per motivi di sicurezza".
Ci racconta il ruolo che la Lega Navale ha avuto in questi anni a Torre Colimena?
“Dalla sua fondazione ad oggi, è stata sempre la capofila nelle attività di preservazione e tutela dell’ambiente marino costiero. Spesso ci siamo occupati della pulizia sulla spiaggia, ma anche di quella dei fondali (quest’anno ci sarà la quarta edizione il 25 p.v.) del tratto di mare antistante la spiaggetta. Non solo la nostra presenza in questo specifico circondario marittimo assiste e supporta celermente le necessità del soccorso marittimo a tutela dei bagnanti in difficoltà sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto. Ricordo anche che fummo noi a portare la postazione estiva del 118 a Torre Colimena nel 2022, oltre a un’altra smisurata quantità di attività prolifiche per il territorio”.
Le chiedo il suo parere rispetto al recente infortunio della ragazzina nel tratto di mare antistante la spiaggetta.
“Siamo ovviamente tutti dispiaciuti per quanto accaduto alla ragazza a cui auguriamo una pronta guarigione, purtroppo la baia ha avuto da sempre la presenza dei corpi morti sparsi qua e là, da attribuirsi a vecchi punti di ancoraggio. L’area acquatica libera prospiciente la spiaggetta è stata, in passato, colma di rostri, corpi morti e altri artifizi posti per poter dare attracchi di fortuna”.
Cosa avete fatto per far sì che simili episodi non potessero accadere?
“Abbiamo sempre cercato di rimuovere i corpi morti che ci venivano indicati o che abbiamo individuato, con la pulizia fondali. Purtroppo il moto ondoso provoca l’insabbiamento di queste rudimentali ancore che affiorano singolarmente, solitamente dopo una mareggiata, ma il nostro nucleo sommozzatori si è detto sempre pronto a porre il proprio contributo per estirparli e smaltirli, così come avverrà con quello che ha causato l’infortunio alla ragazza”.
Riuscirete questa volta a togliere tutti i rifiuti che ci sono?
“Tutti è impossibile. Quelli che possiamo togliere si, quelli che i sommozzatori vedranno. Poi ci sono quelli molto pesanti che, purtroppo, sarà difficile da portare in superficie. Come ho detto, dipende molto dalle mareggiate che, anche dopo anni, mettono in luce corpi morti o pezzi di imbarcazioni che sono sepolti da anni”.
Secondo lei si potrebbe recuperare la spiaggetta per farla ritornare come un tempo?
“So che il Comune ha disposto la rimozione delle carcasse delle barche lasciate sul bagnasciuga. Speriamo che le persone lascino sempre meno barche abbandonate e meno rifiuti. La Posidonia non si può toccare, così come la vegetazione che si è formata sulle dune dietro la striscia di sabbia. Per il resto ricordo che ogni componente della nostra Sezione è sempre disponibile a cooperare per il bene del territorio e salvaguardia dell’incolumità altrui”.
Forse nella parola “collaborazione” sta il segreto per provare insieme a far risorgere questa piccola ma importante località del Salento, come è Torre Colimena, non meno importante di altre marine, anche se molto spesso maltrattata, con una grande storia da raccontare e un mare cristallino solo da amare.
Monica Rossi
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4 commenti
Michele Catalano
ven 23 agosto 2024 10:05 rispondi a Michele CatalanoDunque sarebbe bene capire da quando la baia è diventato porto turistico a pagamento. Sarebbe bello capire se questi diportisti possono scorrazzare a motore acceso entro i 200 metri e se lo possono fare uscendo dal canale. Sarebbe bello capire chi pulisce l'olio o altri rifiuti abbandonati da detti diportisti dentro e fuori dall'acqua. Io certamente sono d'accordo con il fatto che siano ormeggiato le barche dei pescatori di professione che a memoria raggiungevano il battello con barche a remi. Io non sarò mai d'accordo che si faccia un porto turistico nella baia, i diportisti non mi sembra portino valore aggiunto più dei camperisti che invece (nonostante spendano) sono denigrato. Il porto turistico sarebbe la morte della baia come secondo me lo è ora con quello scempio di imbarcazioni, chi vuole divertirsi ormeggi a pagamento dove già esisto i porti. Torre Colimena resti libera da specul
Com'e profondo il mare
ven 23 agosto 2024 06:29 rispondi a Com'e profondo il mare"Chiediamo" al Presidente della Lega Navale di Torre Colimena Jonathan Tieni di farsi un giro lungo la spiaggetta della baia per rendersi meglio conto del sistema di ancoraggio o segnalazione delle barche (flaconi o contenitori di plastica) e della conseguente pericolosità. “Il vero pilota è il marinaio che naviga sul fondo più che alla superficie.” Buon vento e mare calmo. Sperando
Messapico
ven 23 agosto 2024 10:31 rispondi a Messapico"Tutte chiacchiere e distintivo" diceva Robert De Niro nel film Gli Intoccabili. O si è d'accordo per la salvaguardia della natura e del territorio, oppure, si chiude un occhio e si fa business o peggio gli interessi di qualcuno.
Lorenzo Libertà per la Marina
ven 23 agosto 2024 08:45 rispondi a Lorenzo Libertà per la MarinaI porti sono a Porto Cesareo e a Campomarino. Gli scivoli sono a Torre Colimena e Torre Burraco. Tutto il resto è business per pochi. La spiaggia era ed è di pubblico utilizzo. Prima che arrivassero tutte le barche ormeggiate non c'era bisogno di pulire i fondali e le alghe ogni anno si potrebbero pulire come fanno a Punta Prosciutto. Diciamo che essendoci in corso una procedura burocratica di richiesta Porticciolo Turistico e se arriva lo scarico a mare del depuratore nel bacino Palude del Conte, a detta dell' Arpa tutta l'area, oggi riserva naturale, diventerebbe con possibilità di divieto di balneazione. 😜 Ci si attende esito sul porto al Consiglio di stato, nel frattempo si potrebbero mettere boe e corde segnalatrici per tutta la lunghezza della spiaggetta a debita distanza x i bagnanti e magari essere certi che tutti siamo interessati alla spiaggetta pulita. Tutti 😜 Opinioni