
L'associazione ambientalista manduriana, «Azzurro Ionio», ha avviato una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per finanziare un ricorso al Tar per l'annullamento della delibera del Comune di Manduria che approva la variante al piano urbanistico e concede a titolo gratuito all'Acquedotto pugliese sei ettari di suolo pubblico per la realizzazione delle trincee drenanti del depuratore consortile Manduria-Sava. La zona interessata, dove sarebbero già iniziati i lavori, si trova a poche centinaia di metri dalla costa in un'area con vincoli di diversa natura e a due passi dalla Masseria Marina sede del Parco delle Riserve Naturali del litorale orientale ionico. A coordinare l'iniziativa è l'avvocato ambientalista manduriano, Francesco Di Lauro, referente per Taranto del Wwf ente per il quale ha curato la parte civile nel processo «Ambiente svenduto» contro i danni ambientali dell'ex Ilva. Di Lauro che sta collaborando con tutte le forze politiche di opposizione e con il partito dei Verdi Manduria, ha lanciato l'appello a chiunque vorrà appoggiare la campagna. Per questo l'associazione promotrice dell'iniziativa sta facendo distribuire un volantino in lingua italiana, tedesca e inglese, che diventerà manifesto dopo ferragosto, con l'invito a collaborare rivolto a tutte le forze politiche e sociali e di categoria che vorranno sottoscriverlo.
Per Di Lauro, la controparte in questa nuova battaglia che dovrebbe combattersi nei tribunali, è l'amministrazione comunale manduriana che ah accolto tutte le richieste di Aqp, l'ultima quella dell'area dove dovrà il depuratore dovrà scaricate i reflui provenienti dall'impianto depurativo di Specchiarica.
«Sorda a qualsiasi volontà contraria della popolazione, della forze politiche di opposizione e addirittura di ex appartenenti alla propria maggioranza si legge nel volantino destinato ai turisti e quindi tradotto in più lingue - l'amministrazione guidata dal sindaco Gregorio Pecoraro vorrebbe regalare alla ditta costruttrice e all'Acquedotto Pugliese una via di uscita dal pantano progettuale e legale in cui si sono cacciati regalando loro 60.000 metri quadrati di riserva naturale per stoccare e trattare le acque di fogna, ignorando progetti e soluzioni alternative, che pur ci sono , di buon senso ed economiche, e distruggendo zone protette da leggi nazionali e regionali».
Una complessa opera idrica poco distante da insediamenti abitativi anche di pregio che prevede un bacino di fitodepurazione di circa 9200 metri quadrati e un sistema bosco con un'area più piccola, circa 2300 metri quadrati e una più grande di altri 4000 denominata «Parco mediterraneo» dove i reflui depurati dovranno essere raccolti e assorbiti dal terreno. «Tutto questo senza peraltro evitare lo scarico a mare nel bacino di Torre Colimena e senza alcun intervento fognario nelle località marine» si legge nel documento diffuso dall'associazione Azzurro Ionio in cui sono riportati gli estremi di un conto corrente bancario dove è possibile versare i contributi. «Bisogna fare in fretta perché entro i primi giorni di settembre bisogna depositare l'opposizione al Tribunale amministrativo di Lecce», fanno sapere i promotori dell'iniziativa.
Nazareno Dinoi
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5 commenti
Vincenzo
mar 16 agosto 2022 04:44 rispondi a VincenzoIn una indimenticabile canzone, Mina e Alberto Lupo cantavano: Parole, parole, parole Parole parole, parole Parole, parole, parole Parole, parole, parole Parole, parole, parole Soltanto parole Parole tra noi. Sul Web ho trovato il volantino col quale l'Associazione Azzurro Ionio, prende posizione avverso la delibera del comune di Manduria, affinché l'AQP ricorra all'uso delle c.d. trincee drenanti, su suolo concesso gratuitamente. Dal volantino ho estrapolato il codice IBAN e ho bonificato il mio contributo, affinché l'Associazione patrocinasse la presentazione del ricorso al TAR. Meglio fatti e non parole
Gregorio
mar 16 agosto 2022 01:59 rispondi a GregorioLa soluzione? .. INSTALLARE DEI FILTRI, l’acqua deve essere FILTRATA, solo così ci saranno dei vantaggi : meno inquinamento e in più, l’acqua destinata verso le campagne ... Nó tà capitu? CA L’acquedottu pugliesi OLI SPARAGNA !!
Realtà
mar 16 agosto 2022 12:03 rispondi a RealtàNon si puo bloccare sempre tutto. Mi auguro che si ridiscuta sulla necessita della centrale nucleare.
Gregorio1
mar 16 agosto 2022 06:42 rispondi a Gregorio1Sig. Realtà ( per gli amici Fantasia) , tu nò ncì stai bbuenu cu la capu !! La maggior parte dei Manduriani sono favorevoli all'impianto del depuratore ma, c'è un MA ,.. con le dovute precauzioni sulla salvaguardia dell'ambiente e, soprattutto , del sottosuolo, E' questo che cerchiamo di far capire ai (illustri) dirigenti e ingegneri del AQP. Però questi Signori .. FANNU L'INDIANI, fanno finta di non capire , in modo di SPARAGNARI LI SORDI e fare un depuratori non idoneo !!! Noi cittadini insistiamo ad un depuratore di PRIMA CLASSE con filtri a norma del 100% , con gli scarichi (puliti) diretti alle campagne. P.s. Tieni presente che la desertificazione avanza su tutto (l'unico) PIANETA !!!🌍
Lorenzo
mar 16 agosto 2022 03:48 rispondi a LorenzoGentilissimo lei è antico, anzi giurassico. Ancora al nucleare, tecnologia anni 40 del secolo scorso? Ancora ai depuratori con tecnologie degli anni 70/80? Però usa il cellulare e computer con tecnologia moderna? Oppure si ferma con la sua auto euro 0 e cerca un telefono pubblico? E per i messaggi usa i fax, la mail o il piccione viaggiatore? Tutto si è evoluto e la tecnologia è progresso quando è al servizio di tutti come il suo moderno cellulare. Stessa cosa l' energia, solare, idrogeno, eolica. Per il depuratore tutti lo vogliono me compreso, ma un' opera pubblica non deve creare danni pubblici, deve essere indispensabile ma non distruttiva. Molto probabilmente a lei l'ex Italsider è ancora oggi motivo di orgoglio e progresso... Si nei cimiteri, con i danni alla salute e all' Ambiente pagati da tutti gli italiani. Opinioni