Giovedì, 1 Maggio 2025

Cronaca

Accecato dalla gelosia, scenate violente davanti ai figli piccoli

Schiaffi, umiliazioni, poi spunta un coltello contro la moglie

Commissariato polizia Manduria Commissariato polizia Manduria

Il 38enne arrestato ieri dalla polizia di Manduria perché accusato di aver aggredito la moglie davanti ai propri figli piccolissimi, sarà interrogato questa mattina dal gip del Tribunale di Taranto, Elio Cicinelli. Difeso dal suo avvocato di fiducia, Domenico Sammarco, l’indagato risponde di maltrattamenti in famiglia. Nell’ultimo episodio denunciato dalla moglie, l’uomo originario della provincia di Brindisi ma residente a Manduria, avrebbe impugnato un coltello da cucina fortunatamente senza colpire al moglie che dopo un tentativo di reticenza ha deciso di raccontare tutto agli agenti del locale commissariato. La donna ha detto di essere stata picchiata dal marito accecato dalla gelosia davanti ai figli piccoli. Una scena ripetuta in quella casa, ma questa volta oltre agli schiaffi e gli spintoni sarebbe spuntato un coltello nella mano dell'uomo. E’ così scattata la misura prevista dal «Codice rosso» che ha portato in carcere un 38enne originario della provincia di Brindisi ma residente a Manduria. Ad occuparsene, ieri, sono stati gli agenti del commissariato di polizia dove la donna, dopo un'iniziale reticenza, ha deciso di denunciare il marito violento. Portato negli uffici di via Pirro Varrone, dopo le formalità di rito la dirigente del commissariato della città messapica, Marinella Martina, ha trasmesso l’informativa al pubblico ministero del pool reati familiari, Vittoria Petronella che ha disposto l’arresto dell’indagato a cui è stato contestato il reato di maltrattamenti in famiglia. 

A portare i poliziotti ieri mattina in casa della coppia erano stati i vicini allarmati dalle urla e dal trambusto che proveniva dal piccolo appartamento del centro storico. Sul posto gli agenti hanno notato diverse suppellettili in frantumi ed altri segni di un violento litigio. In cucina c’erano i coniugi con i figli tutti in tenera età e la donna, nonostante evidenti ferite da graffio sul volto, ha provato a negare l’aggressione attribuendo le contusioni ad una caduta accidentale. Intuendo la realtà molto diversa, le forze dell’ordine sono riuscite ad instaurare un rapporto confidenziale con la vittima che dopo un paio d’ore si è decisa a raccontare tutto accusando il marito di averla aggredita, anche davanti ai piccoli, perché ossessionato dalla gelosia.

Visibilmente provata e finalmente decisa a chiedere aiuto, la giovane donna ha raccontato che poco prima il marito, nel corso dell’ennesima furiosa lite, avrebbe impugnato un coltello da cucina che sbattendolo contro il tavolo si era piegato rendendolo fortunatamente innocuo. Per l’uomo è scattato il fermo mentre la moglie lo ha formalmente denunciato. Nel suo racconto è così emersa una convivenza complicata, prima per le cattive condizioni economiche e poi per la gelosia che negli ultimi tempi aveva reso impossibile la convivenza. Una vita difficile, appesantita dall’abuso di alcol del marito che non era ancora riuscito a trovare un lavoro stabile. Il nucleo familiare era seguito costantemente dai servizi sociali del comune. Proprio per la condizione economica la famiglia era beneficiaria di un sussidio mensile pari a 450 euro, giusto il necessario per pagare l’affitto. Ogni sei mesi, proprio per le pessime condizioni economiche, la coppia sarebbe stata costretta a cambiare casa. Nell’ultima, presa in affitto per 450 euro, sarebbe avvenuto la aggressione con la comparsa del coltello. La donna, molto provata, è riuscita così a sfogarsi con la dirigente del commissariato di polizia raccontando l’ultima lite scaturita sempre da quella immotivata gelosia del marito ossessionato dal sospetto. Ieri mattina avrebbe afferrato la moglie e l’avrebbe scaraventata contro il tavolo della cucina che si sarebbe capovolto. Per non farla urlare le avrebbe tappato la bocca con una mano. Tutto questo, ha confessato la donna, alla presenza dei figli piccolissimi che loro malgrado erano evidentemente abituati a certe scene. Questa mattina l’indagato che è difeso dall’avvocato Domenico Sammarco, sarà interrogato dal gip Elio Cicinelli per la convalida dell’arresto.

Nazareno Dinoi 

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