
«Non solo ci mettono il depuratore sotto casa, ci vogliono regalare anche i liquami». C’è aria di rivolta ad Avetrana che non accetta la disponibilità del sindaco Antonio Minò ad accogliere sul proprio territorio il recapito emergenziale dei reflui del mega depuratore che l’Acquedotto pugliese sta realizzando sulla costa a due passi dalla località Urmo-Belsito, unica zona residenziale degli avetranesi il cui territorio è privo di sbocco a mare.
L’idea di risparmiare il bacino di Torre Colimena, recapito già individuato dai tecnici della Regione, e di allungare la condotta sino alle trincee drenanti del piccolo depuratore di Avetrana ed altre vasche di raccolta che si trovano in zona, è stata inoltrata a maggio scorso a firma del sindaco Minò e del commissario straordinario del Comune di Manduria, Vittorio Saladino. Una proposta congiunta tenuta nascosta agli avetranesi che ora insorgono.
«Che vergogna, il sindaco di Avetrana invece di battersi contro il depuratore in zona Urmo Belsito e tutelare gli interessi della cittadinanza avetranese, piega la testa davanti all’Acquedotto pugliese, a Manduria e Sava accettando i reflui degli altri», si legge in un volantino che sta facendo il giro dei locali e dei profili social degli avetranesi.
Oltre agli attivisti dei comitati e agli ambientalisti più attivi, anche la politica di opposizione comincia a muoversi e a farsi domande. «Ma ai cittadini è stato chiesto se vogliono che il depuratore consortile di Manduria e Sava scarichi nel nostro?», si chiedono ad esempio i consiglieri di opposizione, Rosaria Petracca, Luigi Conte e Lucia Vacca. «Un mega depuratore che doveva servire i due comuni e le marine che scaricherebbe in un misero impianto di paese su cui bisogna appurare il funzionamento ottimale», scrive in un commento Petracca che fa capire di voler organizzare a breve una iniziativa pubblica sull’argomento.
C’è un altro aspetto in quella che viene definita come una «sottomissione» del sindaco che non scende giù agli avetranesi: l’aver capitolato sulla localizzazione dell’opera. Le osservazioni al progetto di recapito dei reflui nel canale di Torre Colimena collegato al mare, non entrano nel merito dell’individuazione del sito, ma solo sulla destinazione dello scarico d’emergenza.
Il progetto contestato dagli avetranesi ed ora al vaglio degli uffici di Valutazione ambientale della Regione Puglia, è stato redatto dal tecnico comunale, architetto Egidio Caputo e dal geologo esterno, Giuseppe Masillo. In sintesi prevede che dal depuratore di Urmo-Belsito i reflui in emergenza (vale a dire non assorbiti da altri sistemi a monte), verranno pompati nel depuratore di Avetrana attraverso una condotta da realizzare. Qui subiranno un trattamento e inviati verso diverse destinazioni: in una vasca di accumulo esistente per gli usi irrigui di circa 50mila metri cubi che si trova sulla Avetrana-Nardò; nelle aree irrigue private disponibili (nella stagione irrigua); in un vasto uliveto di oltre 100 ettari già provvisto di impianto irriguo; nell’area degli attuali drenaggi a servizio del depuratore del comune di Avetrana; infine nel canale di San Martino distante circa 500 metri dal depuratore.
Nazareno Dinoi
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6 commenti
sergio di sipio
mar 1 settembre 2020 06:25 rispondi a sergio di sipioMinò è una persona piena di rispetto per il territorio che amministra. Lasciatelo fare ed abbiate fiducia in lui.
Mimmo sammarco
mar 1 settembre 2020 12:00 rispondi a Mimmo sammarcoQuesta storia è iniziata male é finirà peggio
Senza cuore
mar 1 settembre 2020 11:44 rispondi a Senza cuoreMi piace Di Sipio che ci offre tani buoni consigli per ogni problema. Anche se nessuno glieli chiede:
Senza Capu
mar 1 settembre 2020 04:06 rispondi a Senza CapuGentilissimo sig. Senza Cuore, il sig. Di Sipio ama Torre Colimena più di un Manduriano, lo si sente e a prescindere dal partito, si è messo in gioco, comunque. Tanto di rispetto. Invece, Lei dall'alto del suo orgoglio Manduriano Doc, con tanti come Lei non necessitate di consigli, infatti Manduria e le Marine sono il fiore all'occhiello della civiltà, conservazione dell'ambiente, patrimonio artistico e qualità della vita (discariche, ospedale, strade, pubblica illuminazione e barriere architettoniche). Comune Commissariato? Grazie di esistere e di puntualizzare ciò che fanno gli altri. Un abbraccio
Senza cuore
mer 2 settembre 2020 08:37Quanto all'orgoglio manduriano penso che se i manduriani ne avessero non saremmo a questo punto e poi non c'entra una mazza con i problemi che esistono e del degrado che qui intorno riguarda molti comuni. Basta guardarsi intorno, Avetrana compresa. Ricambio abbracci.
Senza cuore
mer 2 settembre 2020 08:34Potrei dire meglio senza cuore che senza capu. Ma non scherziamo. La faccenda è seria e non si risolve con battute e facili programmi. Purtroppo se non si vuole lo scarico a mare esiste una sola soluzione che vede lo scarico emergenziale in sole quattro aree. Burraco, Chidro, Specchiarica e Torre Columena. A detta di tecnici ben qualificati questo studio è improponibile per la ragione che lo scarico in emergenza deve avvenire per caduta enon pompato e quindi ad un livello più basso di quello indicato.Perciò non serve agitarsi e farsi venire idee che costano e non risolvono. Altro è dire il depuratore non si deve fare, ma è possibile allo stato dei fatti?