
Più che spaventare, le ha buscate. Ed è quello che sta succedendo anche in altre parti d’Italia dove il gioco «Samara Challenge» sta prendendo piede. L’altro ieri sera, a Taranto, tra i palazzoni del quartiere Tramontone, la goliardata della ragazza vestita di bianco con la parrucca nera non è andata per niente bene per il «fantasma» che è stato inseguito e aggredito da un gruppo di ragazzi che, per niente spaventati, hanno sfiorato il linciaggio impedito dall’intervento di alcuni adulti che hanno assistito alla scena. È arrivata in questo modo nel capoluogo ionico l’inquietante figura che si aggira di sera con una veste bianca e una lunga parrucca nera che le copre il volto. La ragazza che incarnava la bambina fantasma è stata inseguita e picchiata dal «branco» che evidentemente non ha gradito la goliardia. Le scene di violenza che potevano trascendere sono state fortunatamente interrotte dai passanti.
«Samara Challenge» è un gioco pericoloso partito in alcune zone dell’hinterland napoletano che sta diffondendosi rapidamente in diverse città del Sud, dalla Sicilia fino a Roma. Consiste nel travestirsi dal personaggio protagonista del film “The Ring” che racconta la storia di una bambina, Samara Morgan, dotata di poteri paranormali e nata da una donna violentata da un prete, ndr) e spaventare le persone in strada, spesso anche con un coltellaccio finto, prima di scappare.
Dopo Taranto, la visita potrebbe toccare a Montemesola dove da un paio di giorni il tam tam dei social ha preannunciato per la mezzanotte di ieri l’arrivo di Samara nel cimitero di quel comune dove si sono avuti i primi segnali preoccupanti. Gira su Facebook, infatti, la foto sfuocata di un gruppo di ragazzi radunati all’ingresso del cimitero di Montemesola con un post che li descrive mentre invocano l’apparizione del fantasma di The Ring. Più esplicito un altro messaggio che gira nelle chat con l’indicazione del luogo e degli orari delle comparse: «Ragazzi – recita l’annuncio – apparirò questa sera (ieri, per chi legge, NdR) alle 21 ai Capi, alle 22 in Via Trieste e alle 23 alla Scuola Media».
Gli addetti ai lavori lanciano l’allarme. «Violenza su violenza» giudica le scene dell’aggressione di Tramontone la psicologa e psicoterapeuta di Sava, Veronica Buccoliero. «Come sempre - dice - c’è chi guarda e non fa niente, anzi no, qualcosa fa, registra il video da mettere in rete». Per Buccoliero, Samara Challenge «non è una sfida ma è lo specchio della società male educata alle emozioni. A me fa paura - aggiunge - il branco che attacca e non riconosce la propria paura, alla goliardia talvolta si può rispondere anche con l’ironia, non con le “mazzate”».
L’allarme giunge lontano e provoca la reazione del presidente regionale dell’Ordine degli psicologi di Puglia. «Ancora una volta è il branco ad aggredire il singolo, con il solo scopo di spaventare l’altro e deriderlo», scrive il presidente Antonio Di Gioia secondo cui «per alcuni giovani si sta smarrendo il vero "senso della vita", un malessere – aggiunge - che lascia spazio alla noia e all'insoddisfazione».
Nazareno Dinoi
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