Giuseppe Vinci
La federazione Lega Nazionale Dilettanti della Puglia ha reso pubblico il calendario degli incontri di calcio del girone B di Eccellenza in cui milita il Manduria. Nella prima giornata di campionato di domenica prossima, i biancoverdi incontreranno l’Ostuni nello stadio comunale “Laveneziana” della città bianca. La società del Manduria invece ha comunicato che le partite interne si giocheranno nello stadio di Sava sino a quando al Dimitri di Manduria non si completeranno i lavori del nuovo manto erboso sintetico. La seconda partita interna contro il Brilla Campi si svolgerà invece a porte chiuse per una penalità che la società dovrà ancora scontare oltre al pagamento di mille euro di multa.
Sempre oggi la Lega Puglia ha pubblicato le motivazioni del Tribunale federale territoriale della giustizia sportiva relative alla sanzione imposta il 19 luglio scorso nei confronti del presidente dell’Ug Manduria, Giuseppe Vinci, per effetto della quale dovrà seguire il campionato fuori dal campo di gioco per altri quattro mesi che si sommano ai 12 precedentemente inflitti dallo stesso tribunale ma per fatti diversi. Praticamente si vedrà le partite dagli spalti tra il pubblico.
L’esuberante presidente che dirige e rappresenta il calcio manduriano, è stato sanzionato per alcuni messaggi ritenuti oltraggiosi o offensivi inviati sul telefono del presidente del comitato regionale Puglia dopo la lettura della sua precedente “condanna”.
Di seguito il parere dei giudici sportivi.
«La portata lesiva, la caratterizzazione oltraggiosa e gravemente offensiva del contenuto dei messaggi di testo inviati dal Vinci al Presidente del C.R. Puglia e le tonalità oltremodo deplorevoli utilizzate nello stile comunicativo da parte del deferito appaiono, ad avviso del Collegio, ictu oculi. L’indiscutibile censurabilità della condotta dell’odierno deferito non può trovare valide ragioni giustificative in nessuna delle argomentazioni utilizzate dalla difesa. Oggetto del presente procedimento, infatti, non è la – pacifica – possibilità, riconosciuta a tutti i soggetti tesserati, di rivolgersi – con toni scevri da sospetto e risentimento – alle Autorità Federali, bensì l’inammissibile violazione dei canoni generali di probità, correttezza e sostenibilità comunicativa esplicitata da espressioni tese esclusivamente a screditare inopinatamente i componenti del Consiglio Direttivo del C.R. Puglia e i membri degli Organi della giustizia sportiva territoriale, revocando in dubbio la loro parzialità, alla stregua di arma idonea ad offuscare il prestigio e l’immagine dell’istituzione sportiva. Inaccettabili appaiono i riferimenti a presunti legami privilegiati di un componente apicale del massimo organo rappresentativo della F.I.G.C. Puglia, così come l’accusa, certamente non implicita (poiché contenuta nello stesso messaggio), rivolta ad un membro del T.F.T. Puglia, di non imparziale esercizio della funzione giurisdizionale».
Nello stesso procedimento era stata chiamata in causa anche la società dell’UG Manduria che ha evitato una condanna grazie ad u cavillo procedurale fatto emergere in fase dibattimentale dal difensore di Vinci, l’avvocato Giulio Destratis.
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