
“Una vergogna, quest’anno le passerelle sono troppo lontane dal mare. Così, per noi disabili, non c’è modo di arrivare alla battigia”. Con queste parole, una manduriana in sedia a rotelle, da anni frequentatrice della marina di San Pietro in Bevagna, ha contattato la nostra redazione per denunciare una situazione che definisce inaccettabile: la distanza eccessiva tra la fine delle passerelle montate sulla spiaggia e il punto in cui inizia la battigia che rende praticamente impossibile l’accesso al mare per le persone con disabilità.
“Le passerelle, anche quelle in plastica - afferma la signora -, non dico che debbano arrivare dentro l’acqua, ma almeno un po’ più vicine. Invece sono lontanissime. Così, per me e per tante persone anziane o con difficoltà, il mare diventa inaccessibile”.
La donna ricorda che negli anni passati le passerelle arrivavano molto più vicino all'acqua, tanto da permetterle, con l’aiuto del marito, di essere accompagnata quasi fino alla riva. “Quest’anno – racconta – sono andata a vedere con mio marito: le pedane finiscono molto prima del solito. Mio marito mi ha detto: come faccio a trascinarti fin là?’ È troppo lontano. È una vergogna”.
A confermare quanto dichiarato, la signora ha inviato fotografie scattate personalmente in spiaggia, in cui si vede chiaramente un lungo tratto di sabbia – molto più dei 5 metri consentiti – che separa la fine della passerella dalla battigia. Le immagini contrastano con quanto diffuso dal Comune nei giorni scorsi.
Il comunicato che non mostra tutto
Infatti, proprio nei giorni precedenti alla segnalazione, il Comune di Manduria aveva pubblicato un comunicato stampa accompagnato da alcune foto, con l’intento di informare i cittadini del montaggio delle passerelle per garantire l’accessibilità alle persone con disabilità. Tuttavia, nelle immagini diffuse dall’ente si mostrava solo l’inizio delle passerelle, all’ingresso della spiaggia e non dove finiscono.
A farlo sono le foto della signora che smentiscono quindi, nei fatti, l’efficacia di quanto comunicato dal comune e mettono in luce una discrepanza tra l’immagine pubblica promossa dal sindaco e la reale fruibilità dell’arenile per chi ha difficoltà motorie.
Norme non rispettate
La situazione non è solo problematica dal punto di vista umano e sociale, ma in aperta violazione delle norme regionali. La normativa della Regione Puglia stabilisce chiaramente che le passerelle per persone con disabilità devono arrivare fino alla battigia o, al massimo, a non più di 5 metri da essa. Una prescrizione ignorata, come dimostrano le immagini ricevute dalla nostra redazione.
“Invece di andare tutti i giorni al mare, ci andremo una volta a settimana, perché è troppo faticoso. Ma non è giusto. Basterebbe davvero poco: prolungare le passerelle anche solo un po’”, è la triste considerazione della manduriana che ha sollevato il problema.
Una richiesta di dignità
Il Comune di Manduria (che si fregia di avere ottenuto la “bandiera lillà” come campione di turismo accessibile) e gli enti responsabili sono ora chiamati a intervenire, non solo per adeguarsi alla normativa vigente, ma soprattutto per garantire pari dignità e diritti a tutte le persone, senza discriminazioni.
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