
Il Comune di Manduria ha approvato in via definitiva ieri il nuovo Piano Urbanistico Generale (ma l’ultima parola spetta ora alla Regione Puglia che dovrà ratificarlo con libertà di prescrizioni o bocciatura), concludendo un lungo iter iniziato all'inizio degli anni ’90. Il piano si propone come strumento guida per uno sviluppo urbano sostenibile, ponendo attenzione alla tutela del paesaggio, alla riqualificazione delle periferie, alla mobilità dolce e alla limitazione del consumo di suolo. Tra gli interventi più rilevanti, è prevista la regolarizzazione urbanistica dei quartieri Barci e dell’area sulla via per Maruggio, con l’obiettivo di dotarli di servizi e infrastrutture adeguate.
Tuttavia, l'approvazione è stata accompagnata ieri da forti polemiche in Consiglio Comunale. Il consigliere di opposizione Domenico Sammarco, insieme a tutti i rappresentanti della minoranza (tranne il consigliere Lorenzo Bullo, sempre più vicino alla maggioranza), ha abbandonato l’aula in segno di protesta.
“In Consiglio Comunale si è appena registrata l'ultima vergognosa dimostrazione di arroganza ed incompetenza di un’amministrazione allo sbando”, ha dichiarato Sammarco che
contesta il metodo con cui sono state trattate le osservazioni presentate da cittadini e professionisti: “La maggioranza - spiega -, ha rigettato la nostra richiesta di esaminare e votare le osservazioni una per una, come meritano, preferendo invece raggrupparle in blocchi disomogenei, come già fatto in commissione”.
Secondo Sammarco, il modo in cui il Pug è stato approvato potrebbe aprire la strada a numerosi ricorsi al Tar per vizi procedurali, con possibili costi a carico dei cittadini: “Abbiamo cercato, ancora una volta inutilmente, di evitare nuovi contenziosi e danni economici per la collettività. Ma questa amministrazione continua a produrre solo danni”.
Duro anche l’intervento dell’ex sindaco Enzo Caprino che respinge con forza la definizione di “svolta storica” data dal sindaco Pecoraro: «Il Pug è stato approvato dopo più di trent’anni dall’affidamento dell’incarico allo Studio Prete, nel 1991. Se si è perso tutto questo tempo - attacca Caprino -, la responsabilità principale è proprio delle prime due amministrazioni Pecoraro, che hanno cercato invano di sostituire i tecnici da me individuati. Non è una svolta storica, è cattivissima amministrazione e i manduriani lo sanno», conclude Caprino.
Il dibattito resta aperto. Se da un lato c’è chi sottolinea l’importanza dell’approvazione dopo decenni di stallo, dall’altro l’opposizione e parte della cittadinanza denunciano gravi criticità nel metodo e nei tempi del processo.
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3 commenti
Antonio Ruggero
oggi, mar 22 luglio 10:41 rispondi a Antonio RuggeroAvevate dei dubbi?
Gregorio
oggi, mar 22 luglio 09:14 rispondi a GregorioLa cosa è preoccupante, perché tutti i tecnici della Ditta PECORARO fanno (scusate l'espressione) CAGARE ! Se volete posso fare l'elenco dei Flop, ..l'ultima dimostrazione è la piccola rotatoria sulla via di Lecce ( vicino la farmacia Luparelli) .
Domenico DV
oggi, mar 22 luglio 08:11 rispondi a Domenico DVNon è che qualunque risultato sia buono, ma in tanti anni si sono succedute numerose amministrazioni, comprese le commissariate, senza un nulla di fatto. La durata decennale avrebbe permesso di presentarne tre, ma l'inerzia o l'eccessiva conflittualità di interessi particolari, ci hanno lasciato fermi, si fa per dire, agli anni Novanta del secolo scorso. Ben venga la scelto politica della maghioranza e, dopo due anni, chi vorrà, potrà aggiungere gli interventi rilevanti che riterrà necessari ed opportunità, possibilmente di interesse collettivo e non personale.