Il comune di Manduria ha nominato i tre esperti che vaglieranno le domande presentate dalle associazioni interessate alla gestione del Parco archeologico e i due musei cittadini. SI tratta di Serena Strafella (archeologo, funzionaria Soprintendenza), Donato Coppola (docente archeologia Università Bari) e Giovanni Mastronuzzi (docente archeologo Università Lecce).
Alla scadenza del bando hanno presentato domanda da due cordate di associazioni. La prima è composta da «Polisviluppo» e «Museion», cooperative di Taranto già gestori del Parco archeologico di Torre Saturo mentre l’altra è una compagine tutta manduriana composta dalle associazioni «Spirito Salentino» «Pro Loco», «Vento Refolo», «Legambiente», «Popularia», «Coldiretti e Studio Damatra».
A carico del gestore, recita il disciplinare, c’è l’obbligo di tenere aperti i siti dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, tutti i giorni festivi compresi; il mantenimento in buono stato di manutenzione degli stessi ed il loro miglioramento funzionale; mantenimento delle condizioni di sicurezza e decoro, al fine di assicurare la piena fruibilità del parco agli utenti/turisti/visitatori; informazione, educazione culturale, animazione, promozione e valorizzazione del Parco e dei Musei, nonché i servizi di apertura, custodia, accoglienza, guida e supporto alla fruizione e funzionalità ordinaria della struttura e dei beni affidati; idonea copertura assicurativa per danni a cose e persone per un milione di euro che tenga indenne il comune; fornitura di materiale promozionale, merchandising e/o gadget, previa apposita intesa anche sui contenuti con l’Amministrazione Comunale; tenere puliti [raccolta carte, piccoli rifiuti, ecc.] e ordinati i luoghi; munirsi a proprie spese delle eventuali autorizzazioni, pareri, a osta e/o atti di assenso comunque denominati necessari a svolgere attività, iniziative ed eventi correlati alla gestione; iscrizione alla Camera di Commercio; si farà carico di tutti gli oneri fiscali, contributivi e di qualsiasi altro genere connessi allo svolgimento delle proprie attività legate alla gestione dei beni, sollevando completamente il Comune di Manduria da qualsivoglia responsabilità; avere al suo interno un archeologo esperto, due guide specializzate e due che sappiano la lingua inglese.
Saranno a carico del comune le utenze e il consumo dell’energia elettrico e, per quanto riguarda il Parco, lo sfalcio dell’erba. Ci si chiederà: cosa avrà da guadagnerà il gestore? Solo l’incasso dei biglietti il cui importo, però, non potrà superare il prezzo stabilito nel bando che è il seguente: 3 euro per il Parco e il Museo dei Messapi e 2 per il Museo civico.
Francesca Dinoi
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