
C'è stata un po' di attesa. Conseguenza logica e fisiologica della transizione societaria ma per il Manduria, una volta avviata la campagna di rafforzamento dell'organico da mettere a disposizione di Francesco Passiatore, è stato un turbinio di arrivi.
Un battesimo di fuoco per il neo direttore sportivo Mino Coccioli il quale, dopo aver chiuso la parentesi, ultraventennale, sul rettangolo verde, ne apre un'altra, da dirigente, che gli auguriamo essere altrettanto prodiga di successi e di soddisfazioni.
"Avrei voluto disputare un'altra stagione da calciatore - confessa Coccioli - ma, oramai prossimo agli anta, non potevo rifiutare l'allettante proposta del presidente Vinci di proseguire la mia avventura nel mondo del calcio, con un altro ruolo, altrettanto stimolante ed importante. Ho tanto da imparare, benché pratichi questo da più di vent'anni. Certo questo particolare mi aiuterà, perché, conoscendola personalmente, potrò meglio compenetrarmi nella psicologia dei calciatori. La volontà e l'entusiasmo non difettano".
E a giudicare dai primi approcci col mercato, i risultati non mancano.
"In realtà -si affretta a precisare il ds del Manduria- è stato, e continuerà ad esserlo, un perfetto gioco di squadra. Si lavora di concerto col presidente Vinci, che è la nostra stella polare, coi vice Motolese e Mele e con gli altri componenti il direttivo, Erario, Lodedo e Stranieri. Siamo fermamente convinti che sia questa la direzione migliore verso cui procedere. Nel breve volgere di una settimana ben dodici sono i nuovi calciatori dei quali ci siamo assicurati le prestazioni. Tutti di primo livello. Alcuni, concedetemelo, un lusso per la categoria".
E non finisce qui.
"Assolutamente no. A brevissimo annunceremo un altro colpo di valore assoluto -è l'intrigante anticipazione di Coccioli-. Un altro elemento di categoria superiore è prossimo a far parte della famiglia biancoverde, alimentandone, esponenzialmente, la cifra tecnica".
Maurizio Pasculli
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