
Nubi oscure sull’Ug Manduria che potrebbe scegliere di dichiarare il fallimento per ripianare vecchi debiti con l’erario e con i calciatori, quasi tutti lasciati dalle precedenti società. La domanda se la stanno ponendo in molti in questi giorni, a tal punto da diventare argomento di discussione tra gli sportivi.
Questa “doccia fredda” gelerebbe le speranze di chi aveva sperato in un centenario della matricola 100 con festeggiamenti. D’altra parte permetterebbe alla società biancoverde un futuro calcistico, magari sperando in un ripescaggio o acquisendo il titolo da altra società in vendita, di quale categoria si vedrà.
Abbiamo cercato di saperne di più ma dalla società non si pronunciano ma si limitano ad offrire il classico “non confermo ma non smentisco.
A questo punto si presume che se avvenisse il fallimento i creditori che ancora avanzano somme di denaro avrebbero poche speranze di recuperarle. Insomma, una situazione che si trascina sin dall’inizio, cioè da quando Fabio Di Maggio e signora, decisero di mettersi al timone del sodalizio biancoverde, scoprendo man mano tutta l’ insolvenza ereditata e creandone della propria, pare, con un solo giocatore. Oggi la domanda sorge spontanea: se il fallimento sarà confermato quanti dovranno recitare il mea culpa?
Gianluca Ceresio
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