
I presidente della commissione Sport del Comune di Manduria, Fabrizio Mastrovito, ha invitato la società del Manduria calcio per un incontro riservato «al fine - si legge nell’invito -, di avviare un confronto sereno e costruttivo in vista della prossima stagione sportiva». Nella stessa lettera il consigliere di maggioranza ritiene importante questo inatteso dialogo alla «luce del possibile raggiungimento dello storico traguardo dei cento anni di attività della matricola 100, una ricorrenza di grande valore per l’intera comunità». A questo invito la società dell’Ug Manduria ha già fatto sapere che non ci sarà.
A babbo morto, dunque, l’amministrazione del sindaco Pecoraro cerca di evitare i funerali. Facile battuta per descrivere il comportamento del primo cittadino che dopo un anno di colpevole assenza e di comportamenti al limite dell’ostruzionismo nei confronti della società biancoverde si ricorda che la gloriosa maglia quest’anno celebra i cento anni di matricola. Facendo finta che niente sia accaduto sinora (stadio chiuso, canoni pazzeschi, inviti negati, zero contributi, richieste di patrocini respinti, mai una presenza sugli spalti per incitare la squadra e così via), l’amministrazione Pecoraro manda avanti uno dei suoi delfini più fedeli, Mastrovito, per organizzare l’evento del secolo: il centenario della matricola, appunto. E lo fa quando, ormai è chiaro a tutti, il fallimento è inevitabile del quale nessuno può dire di essere sorpreso perché a quanto pare i debiti con l’erario risalgono a diversi campionati prima. Praticamente le società che si sono succedute negli anni non hanno mai pagato le tasse. Così l’Agenzia delle Entrate che prima o poi bussa alle porte, ha fatto la somma presentando all’attuale società un conto salatissimo (più di 150 mila euro quelli noti, ma si parla addirittura 600, 700mila euro).
Così i volenterosi coniugi Di Maggio-Occhilupo si sono trovati con il cerino in mano acceso da altri. Ingenui? Sprovveduti? Furbi? Tutto può essere, ma nessuno può addossare a loro la colpa della perdita della matricola perché i mali vengono da lontano. E il sindaco commercialista che di conti, di Erario e di Agenzie delle Entrate ne capisce e che ha governato la città per tre legislature, quindici anni, non poteva non sapere del marcio che erodeva la centenaria matricola.
Nazareno Dinoi
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1 commento
Cittadino illustre
oggi, sab 17 maggio 07:44 rispondi a Cittadino illustreNon parlo di ciò che è successo quest anno, ma il calcio a questi livelli è tossico oramai e ciò che succederà al Manduria è già successo ad altri e ad altri ancora succederà. Non puoi in queste categorie sperperare denaro per cartellini, stipendio vitto e alloggio per dei giocatori dilettanti in alcuni casi anche stranieri......ma stiamo scherzando? In queste categorie devono giocare ragazzi locali e che fanno di questo sport un hobby e non in lavoro, la carriera in queste categorie è molto corta e alla fine si rimane con niente in mano. Basta sperperare denaro che non si ha per apparire, gli introiti sono molto più bassi delle uscite e se paghi stipendi vitto e alloggio a tanti allora è normale che poi non hai denaro per le tasse, mi dispiace per ciò che succederà al Manduria ma chi è causa del suo male pianga se stesso