Manifesto
Cinque artisti salentini per la Notte dei Cantastorie in programma venerdì nella suggestiva cornice del Parco Malorgio, quartiere Sant’Antonio, a Manduria. Sul palco si alterneranno Serena Calò, Gianni Vico, Gino Cesaria, Ciccio Zabini e Gianfranco Mele.
Una manifestazione concepita come itinerante, dalle piazze ai borghi, dalle vie ai vicoli manduriani, per il secondo anno consecutivo inserita nel cartellone della Festa La Voce di Manduria tra le mura dell’azienda Malorgio. La serata, tra poesia e vino e pietanze di casa Malorgio è a ingresso libero sebbene sia consigliata la prenotazione dei tavoli dove, su richiesta, verranno servite le pietanze e i vini dell’azienda Malorgio.
L’evento, anche quest’anno, sarà presentato da Antonio Erario e Marzia Baldari. Madrina di questa edizione sarà Antonella Romano. L'ingresso è libero con la possibilità di prenotare tavoli (380 7344293) dove potranno essere serviti pietanze e bevande dell'azienda Malorgio.
Conosciamo gli artisti in ordine alfabetico e non di scaletta
Serena Calò è una giovane cantante manduriana, un talento straordinario, anche lei più volte nei programmi musicali del giornale. È anche una studentessa di giurisprudenza alla Sapienza di Roma con alle spalle altrettanti studi di canto jazz. Si diverte a postare cover su YouTube e a cantare in live su una piattaforma americana chiamata “Sessions”, dove più artisti da tutto il mondo si esibiscono.
Gino Cesaria, attore di Torre Santa Susanna, anche lui un volto già noto per la Voce di Manduria e le sue feste, si forma come attore e regista alla scuola di Tecniche dello spettacolo di Claretta Carotenuto, approfondisce e affina la sua arte frequentando numerosi stage con Dario Fò, Giorgio Albertazzi, Marcel Marceau (solo per citarne qualcuno). Nel corso degli anni, affianca alla carriera teatrale numerose esperienze televisive in fiction di emittenti italiane pubbliche e private (Io non mi arrendo” con Beppe Fiorello su Rai 1 ), ma anche Distretto di polizia 4 e 6, Carabinieri 4, Il maresciallo Rocca 5, Il giudice Mastrangelo, Giovanni Falcone, Gente di mare, Don Matteo e molti altri.

Prima volta sul palco de La Voce il cantastorie savese
Gianfranco Mele. Sociologo di professione, da anni si dedica al recupero della tradizione locale sia da un punto di vista storico-etnografico che musicale. In quest'ultimo ambito, oltre alla riproposizione di una serie di antichi canti popolari dimenticati, ha composto brani inediti che raccontano di storie e personaggi del passato e ha ridato vita ad una serie di componimenti dell'antico cantastorie savese Leonardo Schifone, detto "Nardu lu Sciarpu" (1856 - 1935). Questo singolare personaggio narro' in versi e in musica fatti di cronaca, tragedie e storie dei suoi tempi, tra cui la faida tra Milampi e Spuntuni, le due fazioni politiche che a Sava come a Manduria si contendevano il potere tra fine '800 e inizi '900.
Gianni Vico, cantastorie e fondatore dei Cantacunti insieme alla moglie Maria Rosaria Coppola. Manduriano di nascita e residenza, questo artista definisce la sua arte «il cantastoriare», ossia il narrare in musica un fatto, un episodio, una storia. Con la sua inseparabile chitarra ha raccontato, e continua a raccontare in musica, la storia, le leggende e la vita della sua terra, componendo opere cantastoriali come “Il Martirio di Otranto”, “Peppino- storia cantata di Giuseppe di Vittorio”, “Papa Caliazzu”,“Il bosco di Betulle” , “La fantastica storia”, per citarne alcune delle sua lunghissima discografia.
Ciccio Zabini, di Lecce, classe1982, per la prima volta a Manduria, da autodidatta sperimenta le prime composizioni di parole e musica. Durante il periodo universitario a Bologna inizia il suo percorso di esibizioni live nei vari locali cittadini. Vive due anni in Spagna, a Madrid e Granada, e nel 2010 partecipa alla fase delle Audizioni Live di Musicultura. Nel 2017, dopo dodici mesi, pubblica Albume, disco autoprodotto che suona a Strasburgo, sul palco del Festival Strasmed. “Mi guadagnano da vivere – spiega –, come docente precario di geografia, cantautore a tempo indeterminato, cuoco freelance e artigiano del cuoio”.
Durante la serata ci sarà la premiazione “Premio Gabriella Fanuli” che sarà consegnato a un professionista attivo nel campo della salute che si è distinto per i suoi notevoli risultati professionali. Il nome del vincitore della ottava edizione di questo premio, intitolato a Gabriella Fanuli, verrà rivelato nel corso della serata della festa.
Marzia Baldari
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