Venerdì, 18 Luglio 2025

Giudiziaria

L'accusa chiedeva 10 anni di carcere

"Non c'è stata usura", assolti due manduriani

Tribunale Tribunale

I fatti risalgono al 2012 ed erano emersi durante una vasta indagine condotta dalla procura distrettuale antimafia nella provincia di Brindisi conclusasi con arresti e condanne per vari episodi di usura ed estorsioni aggravate dal metodo mafioso.

Dopo otto anni dal rinvio a giudizio per rispondere di concorso in usura, Giampiero Mazza di 42 anni e Salvatore Raho di 44, difesi dall’avvocato Lorenzo Bullo e Antonio Liagi, sono stati assolti perché il fatto non sussiste. Il pubblico ministero al termine della requisitoria aveva chiesto la condanna a dieci anni di reclusione ognuno. Il presidente della prima sezione penale del Tribunale di Taranto, Filippo Di Todaro che li ha giudicati, ha inoltre ordinato la trasmissione alla Procura della Repubblica dei verbali relativi alle deposizioni in aula della vittima e di sua moglie. I due, interrogati dai difensori degli imputati, avrebbero rilasciato dichiarazioni contrastanti con quanto avevano dichiarato in sede di denuncia.   

I due manduriani erano stati indagati in un’inchiesta dell’antimafia di Lecce che nel 2012 portò al fermo di due presunti usurai della provincia di Brindisi accusati di aver strozzato un assicuratore con presti a interessi usurai sino al mille percento. Nelle fasi successive furono coinvolti anche i due manduriani accusati dallo stesso assicuratore di aver prestato una prima somma di tremila euro con l’interesse usuraio di 1500 euro settimanali che la vittima avrebbe pagato in cinque settimane per un totale di 7.500 euro. Oltre a questi esborsi, l’assicuratore aveva accusato i due imputati di aver pagato loro tre polizze per la responsabilità civile di tre autovetture intestate a familiari dei manduriani per un ulteriore importo di duemila euro.    

Decisivo è stato, per l’assoluzione dei due imputati, l’esame ed il controesame della parte offesa che avrebbe evidenziato evidenti divergenze tra quanto denunciato e quanto riferito in dibattimento. Contraddizioni sulle quali i due difensori hanno fatto leva durante la discussione finale che ha portato alla assoluzione con la formula piena dei due manduriani.

La vicenda giudiziaria ora passa nelle mani della Procura che valuterà la posizione della presunta vittima che potrebbe essere a sua volta indagato per false dichiarazioni nel dibattimento.  

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1 commento

  • Coppi
    gio 19 ottobre 2023 03:12 rispondi a Coppi

    Commento l'usura e senza aggiungere nulla mi stupisco del tempo che si sia dedicato ad un qualcosa che sappia di soldi e niente altro.Faccio i miei complimenti all'Avvocato Bullo. Cordiali saluti.

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