Lunedì, 12 Maggio 2025

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Non è chiaro se la «Manduriambiente Spa», società controllata dalla “Unieco Holding Ambiente Srl di Reggio Emilia” sia in regola con...

Manduriambiente,? dossier «bomba» di Curri e company

Antonio Curri, rifiuti Antonio Curri, rifiuti | © La Voce di Manduria

La discarica manduriana in contrada La Chianca non sarebbe stata mai accatastata quindi mai valutata l’agibilità per cui non avrebbe mai potuto versare i tributi locali dovuti al Comune di Manduria; alcuni terreni dove sorge non sarebbero mai stati regolarmente espropriati e risulterebbero quindi intestati ai proprietari originari. E non basta. Non è chiaro se la «Manduriambiente Spa», società controllata dalla “Unieco Holding Ambiente Srl di Reggio Emilia” sia in regola con i versamenti delle royalty che per contratto deve riconoscere al comune di Manduria nella misura di 5 euro (una revisione degli accordi non condivisa dal comune avrebbe dimezzato tale cifra), per ogni tonnellata di rifiuti conferita proveniente da altri comuni. Sono solo alcune presunte gravi inadempienze risultato di una ricerca documentale che ha generato un corposo dossier su cui hanno lavorato gli esponenti dell’associazione socio politica culturale, «Tutti insieme per Manduria». Una ricerca puntigliosa che vede la firma del segretario del gruppo, l’ingegnere Antonio Curri, già presidente dell’Ordine professionale della provincia di Taranto, politico e amministratore di vecchia data. Un tecnico quindi, tutt’altro che sprovveduto, persona qualificata e in grado di leggere le carte scoprendo cose che non s’è tenuto per sé ma rendendo partecipi i commissari straordinari che amministrano Manduria, i loro dirigenti comunali, il Prefetto di Taranto e persino la Procura generale della Corte dei Conti con un esposto-denuncia la cui importanza degli argomenti affrontati dovrebbe aver dato vita ad un’indagine per presunto danno erariale. «Forse è giunto il momento di chi è “preposto” alla vigilanza, non solo del territorio, di far emergere eventuali inadempienze della Manduriambiente e intraprendere gli opportuni provvedimenti!», si legge in un documento in cui l’associazione manduriana apre il vaso di Pandora sull’impianto in cui da un quarto di secolo scaricano i propri rifiuti 17 comuni del versante orientale della provincia di Taranto e, recentemente, da almeno altrettanti di altre province pugliesi sino a Bari. Un enorme business per chi l’ha gestita in questi anni e un innegabile “impiccio” dal punto di vista ambientale per il territorio manduriano.

La mancata vigilanza

Possibile che solo l’ingegnere Curri con la sua associazione “Tutti insieme per Manduria” abbiano avuto dubbi e voluto vederci chiaro sulla corretta gestione della discarica? Ma soprattutto, possibile che tutti gli altri sono all’oscuro dei risultati raggiunti dal loro lavoro di ricostruzione dei fatti? A quanto pare no, perché dagli atti presenti, anche i commissari straordinari inviati dal Ministero dell’Interno sono stati puntualmente informati su tutto. Con quale esito? Lo fa sapere l’Associazione “Tutti insieme per Manduria”: «Sin dal 2018 – si denuncia in un documento firmato da Curri e dal presidente dell’associazione, Angelo Dinoi -, si evidenziava sempre la “mancata vigilanza” dell’azione amministrativa della “Commissione Straordinaria del Comune di Manduria” e le “mancate azioni” dei soggetti deputati alla gestione delle risorse economiche, allo scopo di consentire la verifica dell’eventuale sussistenza di responsabilità connesse alla violazione di disposizioni di legge che disciplinano la corretta gestione delle risorse pubbliche». Chi avrebbe dovuto verificare, insomma, non lo avrebbe fatto nonostante i solleciti. Ed ecco nero su bianco le presunte omissioni e mancate vigilanze. «L’importo della “royalty” definita dalla Delibera di Consiglio Comunale di Manduria n.30 del 19.5.2015» sarebbe stata «modificata al ribasso dal Commissario dell’AGER (Agenzia regionale dei rifiuti, Ndr), attraverso una “revisione del contratto” del 24.10.2017 stipulato con atto privato tra Manduriambiente e il Commissario AGER Gianfranco Grandaliano». Di questo «sconto», si legge sempre nella denuncia di «Tutti insieme per Manduria», al comune di Manduria non sarebbe stato mai chiesto parere se sarebbe mai stato informato nonostante l’esistenza di un giudizio in sede civile in corso presso il Tribunale di Taranto riguardante proprio la “titolarità” di Manduriambiente nella gestione della discarica.

Altre «stranezze» riscontrate riguardano la «mancata compensazione ambientale mediante la realizzazione di opere, così come previsto negli atti autorizzativi ambientali (isole ecologiche e centri di smaltimento a servizio della comunità, realizzazione di impianti di compostaggio, chiusura del ciclo ed altro) senza i quali le autorizzazioni perderebbero di validità. E poi il mancato accertamento dell’agibilità dell’opera e dell’accatastamento dell’opificio che già da sole oltre a rendere amministrativamente e urbanisticamente «zoppa» l’opera, esporrebbero la società a pesanti sanzioni amministrative la cui non attivazione comporterebbe pesanti sospetti di omissione da parte di chi avrebbe dovuto controllare e non lo ha fatto.

Di questi ed altri argomenti sono a conoscenza tutti i dirigenti e gli attuali amministratori del comune che all’ultimo sollecito dell’associazione «Tutti insieme per Manduria» datato 24 aprile scorso non hanno nemmeno risposto.

Nazareno Dinoi

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COMMENTA

13 commenti

  • Antonio gennari
    ven 29 maggio 2020 08:52 rispondi a Antonio gennari

    Sig.curri in tutti questi anni di duro lavoro fatto da lei e soci di merende su questa questione lei non ha mai saputo niente?Per favore non fatevi vedere più sul comune .Sparite

    • Antonio
      sab 30 maggio 2020 04:26 rispondi a Antonio

      Sig.gennari,le consiglio di "riflettere" prima di aprire bocca!Col suo intervento cerca solo di "provocare" come fanno i "leoni della tastiera"! I fatti sono quelli illustrati! Adesso c'è bisogno anche del suo contributo per sollecitare i Commissari a fare "piena luce" sulla questione! O no?

  • Mimmo sammarco
    gio 28 maggio 2020 04:45 rispondi a Mimmo sammarco

    Tempo di elezioni.....

  • giorgio sardelli
    mer 27 maggio 2020 07:28 rispondi a giorgio sardelli

    Buon motivo di dire basta con questi politici e speriamo che sono tutti non proliferi a partorire figli simili a loro altrimenti Manduria muore per sempre

  • Origine Magnitudo
    mer 27 maggio 2020 05:51 rispondi a Origine Magnitudo

    Pare che a giorni sarà aperta una nuova ricerca che riguarda le Marine Manduriane. Da un Assessore del Governo di Bari si sta definendo un caso di pandemia post-Corona. Si sono trovate tracce di ispezione non presentate nella sottostazione dell'igiene pubblica di una zona sotto ispezione a Specchiarica. In prossimità del territorio al confine con Avetrana. Attendiamo le possibili ricerche porteranno nuovi accertamenti magari riguardanti proprio quello di cui Manduriaambiente si è palesata.

  • Domenico
    mer 27 maggio 2020 03:06 rispondi a Domenico

    Bel dossier, complimenti a chi lo ha prodotto pubblicato, finalmente. Mi chiedo se in un villaggio del far west si sarebbe potuta orchestrare una simile attività senza permessi, concessioni, autorizzazioni lasciando parlare solo le colt e i winchester. Probabilmente gli abitanti sarebbero andati a cercare lo sceriffo e le altre autorità colluse con i cappi per farsi giustizia da soli. Ora mi aspetterei che in uno stato di diritto, ove vige l'obbligo dell'azione penale, si ponesse fine all'illegalità, si andassero a verificare i danni prodotti cercando di risalire con determinazione alla filiera delle responsabilità, delle verifiche preventive e dei mancati controlli successivi. Spero che l'associazione continui a seguire questa e le tante altre vicende manduriane.

    • Antonio
      sab 30 maggio 2020 04:44 rispondi a Antonio

      Sig. Domenico, stia tranquillo che l'Associazione, seppur nel "silenzio" continuerà ad occuparsene! Le propongo la possibilità di collaborare a Lei e tanti manduriani che hanno a cuore le sorti di questo paese! P.S. Dai pochi "commenti" apparsi sull'argomento,ritengo che l'argomento non sia molto stimolante per i manduriani! O no?

  • La Francy
    mer 27 maggio 2020 02:53 rispondi a La Francy

    Sign.Curri mi può spiegare , visto la competenza specifica ,, la Geoambiente cosa ha gestito a Manduria ? Quali sono stati i rapporti dell amministrazione Manduriana con la Geoambiente e su quali siti in quali ambiti ? Manduria ambiente e Geoambiente sono ditte affini ...Non ho mai compreso se fossero la stessa cosa per via dei nomi simili e molte persone tendono a confondere . Grazie ??????????

    • Antonio
      sab 30 maggio 2020 04:36 rispondi a Antonio

      Chiede a me delle informazioni che può chiedere benissimo al Comune di Manduria!O no?Per quanto riguarda l’affinità, e lei che lo dice! O no? Io ho solo “esposto dei fatti”,augurandomi che la “Commissione” antimafia “chiarisca” con” i fatti”, le “problematiche ed inadempienze” sollevate! Tutto qui!

  • Antonio
    mer 27 maggio 2020 02:37 rispondi a Antonio

    Dopo tutto questo ambaradan l'unica speranza per i manduriani è quella di nn sentire più il cattivo odore che ci sovrasta giorno e notte.Ripeto che in questi giorni è aumentato il traffico sulla circumvallazione che viene attraversata con il relativo rilascio di polveri sottili (le famigerate MP10 altamente cancerogene).

  • Enzo Caprino
    mer 27 maggio 2020 10:33 rispondi a Enzo Caprino

    La storia di questa discarica è vecchia : il certosino lavoro di Antonio Curri , lavoro prezioso, ha messo in evidenza inadempienze gravi che risalgono al tempo dell'Amministrazione Pecoraro. Nessuno deve dimenticare che questa discarica nasce durante la sua amministrazione. Un pasticciaccio, e non fu il solo.

    • Rita
      mer 27 maggio 2020 04:33 rispondi a Rita

      E non fu il solo........., bisogna ricordarlo le prossime elezioni sono alle porte

  • Francesco
    mer 27 maggio 2020 06:52 rispondi a Francesco

    Scusate ma dove sono stati questi personaggi in questi anni. Continuate a dormire come avete dormito sino ad oggi. BASTA CON QUESTA GENTE.

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