
Nelle prossime settimane assisteremo al braccio di ferro giudiziario tra l’amministrazione comunale e la Proloco di Manduria che rivendicano entrambe la proprietà del nome «Rosso Inchiostro», identificativo dell’evento annuale enogastronomico che da quasi dieci anni si svolge sotto il patrocinio comune e l’organizzazione della Proloco.
Quest’ultima associazione presieduta da Federica Stranieri, estromessa dall’ultima edizione sulla quale l’assessore Isidoro Mauro Baldari aveva invece preteso il controllo esclusivo, aveva diffidato l’ente ad utilizzare il nome «Rosso Inchiostro» ritenendolo di sua proprietà avendolo registrato nell’apposito registro nazionale dei marchi. L’assessore, stizzito, ha cancellato l’appuntamento annuale dirottando l’investimento di 3000 euro ad un altro evento, con nome differente, organizzato da un’associazione amica. Non soddisfatto dell’affronto, ha poi aperto un contenzioso legale con Proloco chiamandola in giudizio davanti al Tar di Lecce che dovrà dirimere la lite.
Nell’attesa di conoscere la decisione dei giudici, abbiamo avuto accesso al registro nazionale dei marchi scoprendo che il Comune di Manduria nel 2017 aveva ottenuto la registrazione di un logo costituito da quattro archi stilizzati e dalle parole “Rosso Inchiostro”.
Più recentemente, invece, il 25 ottobre scorso, la Proloco ha depositato lo stesso nome “Rosso Inchiostro” ma privo di logo. Mentre quello del Comune risulta essere già “registrato”, il nome della Proloco è attualmente “in attesa di scadenza periodo di opponibilità”, vale a dire che è ancora oggetto di contestazione da parte di un proprietario che potrà rivendicarne l’appartenenza. Parola ora ai giudici. Il Comune si farà rappresentare dall’avvocato Gianluigi De Donno, l’ex assessore che nel 2017 si è preoccupato di far registrazione il marchio per conto del comune. Nell’immagine, il registro nazionale dei marchi dedicato al “caso”.
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3 commenti
Cittadino illustre
mer 3 gennaio 2024 07:13 rispondi a Cittadino illustreCredo non ci sia nulla da ridere o da fare sarcasmo su questa vicenda. È palese chi ha ragione e chi no. Piuttosto mi chiederei chi c era alla proloco nel 2017 a questo punto, in modo da capire chi si è fatto soffiare da sotto il naso questo "ambito" e "preziosissimo" marchio internazionale dall' allora amministrazione comunale
Realtà
mer 3 gennaio 2024 01:20 rispondi a RealtàChi é l assessore Amico Meo?
Egidio Pertoso
mer 3 gennaio 2024 07:58 rispondi a Egidio PertosoUn' altra storia di cose nostre come ben si addice alla mandurianita' ; litigare tra cittadini per un marchio, anche farlocco ! Far ridere i corregionali, che, peraltro, non stanno messi meglio di noi...! Non sarebbe meglio che uno dei due contendenti facesse suo il marchio " ROSSO INCHIOSTRO INDELEBILE ", per tagliare le corna al toro ?