C’è un indagato per l’incidente alla giostra in cui lo scorso 16 agosto rimase gravemente ferita una 14enne di origini manduriane ma residente in provincia di Ferrara. Si tratta del proprietario della struttura, un 47enne manduriano che deve rispondere di lesioni personali. Il pubblico ministero della Procura ionica che lo indaga, Lucia Isceri, ha disposto una perizia sulla giostra Swing Dance che stabilirà la presenza di eventuali anomalie strutturali o una omissione di misure sulla sicurezza da parte del gestore dell’attrazione viaggiante.
L’iscrizione del giostraio nell’apposito registro potrebbe essere quindi un atto dovuto per consentire la pluralità delle fasi peritali. Intanto la ragazzina che fu scaraventata fuori dalla giostra andando a sbattere con il volto contro le sbarre d’acciaio e precipitando rovinosamente al suolo priva di sensi, è stata dimessa nei giorni scorsi dall’ospedale Santissima Annunziata dove era stata ricoverata la sera dell’incidente. Aveva riportato dei traumi toracici con ferite profonde facciali. Soccorsa dal personale del 118, la quattordicenne fu trasportata in codice rosso all’ospedale tarantino dove fu ricoverata prima in rianimazione e poi in ortopedia.
Per non lasciarla sola, la madre è rimasta al suo fianco rinunciando al lavoro, uno sforzo questo sostenuto economicamente da una campagna di donazioni avviata in quei giorni dai parenti e da un gruppo di conoscenti della coppia giunti a Manduria per le vacanze. La giostra è ancora sotto sequestro e lo sarà almeno per il tempo necessario al perito nominato dalla procura di studiarne le caratteristiche alla ricerca della causa che ha provocato l’incidente. Ad assistere l’indagato è l’avvocato leccese Luciano Calò mentre i genitori della ragazza si fanno assistere dal legale brindisino Michele Iaia.
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2 commenti
Leonello
dom 24 settembre 2023 10:24 rispondi a LeonelloDiciamoci la verità, quanti di noi all'età di 14/17 anni, quando arrivavano le giostre, seguivano le norme di sicurezza? NESSUNO, perchè per farsi notare ci si metteva al centro del tagadà mentre era in movimento, se c'era una cosa che non si doveva fare, si faceva l'opposto. Nulla toglie che la bambina si sia fatta male, ma se si evidenziasse una mancanza di rispetto di tale norme, perchè penalizzare il giostraio? già il fatto che la giostra è ferma da oltre un mese, in per se è un danno economico abbastanza rilevante, oltre alla cattiva pubblicità, in quel caso, non dovrebbe essere il giostraio a chiedere i danni ai genitori della bambina?
Marco
dom 24 settembre 2023 12:14 rispondi a MarcoForse è colpa del personale pakistano non qualificato o qualificato?!? Vitto e alloggio per $