La Procura della Repubblica di Taranto ha aperto un fascicolo d’indagini sul concorso pubblico per 11 ispettori ambientali bandito dall’Amiu Kyma ambiente di Taranto. Sul registro degli indagati il pubblico ministero Enrico Bruschi, titolare dell’inchiesta, avrebbe già scritto il nome di un indagato.
Il magistrato inquirente ha dato incarico agli ispettori della squadra Mobile della Polizia di Taranto di effettuare un accertamento con acquisizione documentale presso la Saram dove si era appena conclusa la selezione bandita dalla società partecipata del Comune che si occupa di igiene urbana.
"Il personale della Squadra Mobile, su delega della Procura della Repubblica di Taranto - si legge in una nota diffusa dalla Questura questa mattina - ha effettuato un controllo di polizia presso i locali della base militare della Svam ove si svolgeva la prova scritta di un concorso pubblico indetto dall’azienda pubblica “Kyma Ambiente Amiu”. Nel corso del controllo, i poliziotti hanno effettuato anche diverse perquisizioni locali, essendo emersi diversi elementi che si stesse consumando l’ipotesi di reato di truffa aggravata allo Stato da parte di alcune persone presenti. Dall’esito dell’attività di polizia giudiziaria svolta, sarebbero emersi gravi indizi a carico di un dirigente della Società il quale, interrogato dal Pubblico Ministero, avrebbe ammesso le proprie responsabilità. La documentazione è stata posta sotto sequestro per il prosieguo degli accertamenti".
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