Giovedì, 2 Maggio 2024

Cultura

La struttura sommersa simile ad un antico approdo esistente nei fondali di San Pietro in Bevagna e segnalata di recente dall’esperto subacqueo tarantino, Fabio Matacchiera, sarà oggetto di studi da parte dei ricercatori del...

Il presunto antico molo sommerso di San Pietro oggetto di studio per i ricercatoti di Unibari

Il presunto molo sommerso Il presunto molo sommerso | © La Voce

La struttura sommersa simile ad un antico approdo esistente nei fondali di San Pietro in Bevagna, marina di Manduria e segnalata di recente dall’esperto subacqueo tarantino, Fabio Matacchiera, sarà oggetto di studi da parte dei ricercatori del Dipartimento di scienze della terra e geoambientali dell'Università degli Studi di Bari guidati dal professore Giuseppe Mastronuzzi.

Nei giorni scorsi sono stati effettuati i primi sopralluoghi subacquei in situ per comprendere bene l’origine di quella struttura formata da enormi blocchi di pietra poligonali molti dei quali ben squadrati e allineati tra loro che potrebbe non essere di natura antropica. Le dimensioni imponenti dei blocchi e le caratteristiche della roccia portano a pensare che molti di quei blocchi raggiungano il peso di diverse tonnellate.

Il professore Mastronuzzi avrebbe riferito a Matacchiera, autore della notizia dell’interessamento universitario, che in laboratorio saranno effettuati anche alcuni test per dare una datazione alla struttura che giace ad una profondità di circa 7 metri e che avrebbe le caratteristiche morfologiche di una "beach rock", ossia di una particolare forma del paesaggio fisico che si crea in corrispondenza, temporale e spaziale, di uno stazionamento del livello del mare. Per le sue caratteristiche essa sarebbe, quindi, “una importantissima scoperta per ricostruire il quadro della risalita del mare negli ultimi 5000 anni in relazione alle variazioni climatiche.

«Il professore Mastronuzzi – riferisce Matacchiera -, che nelle prossime settimane relazionerà a riguardo in una conferenza stampa, ha dichiarato che la scoperta, dal punto di vista paleogeografico, potrebbe essere di elevato valore scientifico, in quanto tassello rilevante per tarare i modelli geofisici delle variazioni del livello del mare, anche nella prospettiva di costruire scenari per la prossima evoluzione dell'attuale sollevamento del livello del mare in relazione al riscaldamento globale».

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1 commento

  • Joe
    sab 25 agosto 2018 01:32 rispondi a Joe

    La formazione rocciosa con blocchi si estende per oltre 2 km (vedi Google Maps [SAT]). Sono sicuro che sia un evento naturale...

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