
Proseguono senza sosta le indagini dei carabinieri della compagnia di Manduria e del comando provinciale di Taranto per completare il quadro accusatorio nei confronti dell’autore dell’uccisione di Angelo Taurino, l’84enne maruggese ucciso martedì notte nella sua casa dove viveva da solo. Per incastrare definitivamente il maggiore sospettato, il pronipote della vittima, Antonio Taurino, 38 anni, incensurato, a quanto pare tossicodipendente, gli investigatori dovranno trovare l’arma del delitto, un coltello a punta si presume o un grosso taglierino, ed anche i soldi della pensione o altri risparmi che il pensionato teneva in casa. Sull’arma utilizzata per infliggere una quindicina di colpi al collo, torace e all’addome, potrebbero essere rimaste le impronte dell’assassino mentre il ritrovamento del denaro nei luoghi cui aveva accesso il sospettato, confermerebbe il movente già ipotizzato.
Entrambe le cose rappresenterebbero la classica pistola fumante che inchioderebbe il pronipote. Per questo il pubblico ministero Rosalba Lopalco titolare dell’inchiesta condotta anche dal procuratore aggiunto, Maurizio Carbone, ha disposto il sequestro della casa abitata dal presunto omicida situata a pochi metri di distanza e sulla stessa via del luogo dove si è consumato il delitto. Il luogo ideale, volendo copiare gli stessi sospetti di chi indaga, per permettere al pronipote di mettere al sicuro sia il bottino che l’arma utilizzata per ammazzare il prozio prima di telefonare al 112 per dare l’allarme.
Sempre che una o l’altra prova, o entrambe, non siano state già trovate dagli inquirenti che si giocheranno la carta nell’interrogatorio di garanzia che si terrà nelle prossime ore. Un ruolo determinante potranno avere avuto anche le immagini di alcune telecamere di sorveglianze della zona, già acquisite dai carabinieri, che potrebbero aver registrato i movimenti su quella vita prima e dopo l’avvenuto delitto.
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1 commento
stuetuku
ven 4 febbraio 2022 03:03 rispondi a stuetukuto scaffuni e biti comu lu facia parlari. comu nu usignolu