
Uno spettacolare furto d’olio d’oliva ha quasi svuotato uno dei silos della Cantina Cantolio di Manduria. I ladri che si sono impossessati di settanta quintali di prodotto - ma ne avrebbero sottratto molto di più se non fossero stati disturbati dall’allarme -, si sono introdotti nella cantina ed hanno innestato allo scarico del silos una condotta lunga circa trecento metri collegata ad una pompa che aspirava l’olio fatto confluire in un’autocisterna parcheggiata a distanza. Per attraversare la ferrovia che passa parallelamente allo stabilimento situato sulla Manduria San Pancrazio Salentino, i ladri hanno scavato il terreno facendo passare il tubo sotto le rotaie. La lunga tubatura di aspirazione, lasciata poi sul posto, era composta da parti di canali di zinco usati per l’irrigazione e da tubi flessibili di plastica impiegati per le idrovore. Un lavoro lungo e faticoso che avrà chiesto lo sforzo di una squadra bene attrezzata e ingegnosa.
Il furto, di cui si è venuti a conoscenza solo ieri, è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato della scorsa settimana. Dalla ricostruzione fatta sulla base di quanto è stato trovato sul posto e dai due allarmi che hanno fatto scattare i controlli, i fatti si sarebbero svolti in questo modo. I malviventi hanno prima allestito la conduttura che collegava il camion cisterna, parcheggiato nelle campagne ad una distanza di circa trecento metri, allo stabilimento vinicolo e oleario. Poi si sono introdotti all’interno facendo scattare l’allarme avendo il tempo di innestare il terminale del tubo al collettore del silos dell’olio. Quando è arrivata la pattuglia dell’Istituto di vigilanza, gli agenti hanno fatto i controlli di routine perlustrando l’intero perimetro della cantina non trovando niente di sospetto. Evidentemente il tubo era stato bene occultato motivo per cui è passato inosservato. Sempre nella stessa notte l’allarme si è ripetuto e questa volta la presenza della condotta ha insospettito i vigilanti che, insieme ad un dipendente della cooperativa nel frattempo giunto sul luogo, hanno scoperto il marchingegno. Seguendo il canale, sono arrivati ad uno spiazzo dove poco prima era parcheggiato il camion. Gli autori del furto si erano dati alla fuga precipitosamente lasciando sul terreno due zaini il cui contenuto è stato consegnato ai carabinieri della compagnia di Manduria che conducono le indagini. Pare che tra il materiale trovato ci sia qualcosa riconducibile ad una città del Nord della Puglia. Una dimenticanza compromettente o forse un depistaggio dei ladri che si son dovuti “accontentare” solo di una piccola parte del potenziale bottino preso di mira. Il valore dell’olio sottratto si aggira intorno ai quindicimila euro.
Nazareno Dinoi
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2 commenti
Marco Lo Presti
mer 7 febbraio 2018 08:57 rispondi a Marco Lo Prestilavorare è faticoso - non piace a tutti in Puglia...
Joe
ven 2 febbraio 2018 03:21 rispondi a JoeOlio d'oliva, legna (da ardere) di ulivo, cavi di rame, tubi da giardino - bella Italia.