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Gino Strada attacca l'accordo Vendola-don Verz�
Gino Strada attacca l'accordo Vendola-don Verzè | © n.c.BITRITTO - «Non conosco bene la situazione in Puglia, ma pensare che si faccia costruire un ospedale a don Verzé mi fa venire la nausea». Risponde così Gino Strada, fondatore di Emergency, alla richiesta di parlare delle sue impressioni sulla sanità pugliese. «Luigi Verzé è il volto dell’antisanità e rappresentante degli ospedali come macchine da soldi. Non capisco la necessità di dargli spazio». GINO STRADA - Occhi cupi, sguardo fisso, lunghi silenzi dopo le risposte. Gino Strada dà l’idea di uno che, quando ti risponde, pensa a tutt’altro. Eppure ogni risposta è mirata, specifica, dettagliata. Allora forse ad essere altrove è solo un pezzo di sé, quello prestato alla sanità. «Vivo sempre lontano da qui», dice. Con Emergency, dal 1994, porta assistenza medico-chirurgica gratuita a tutte quelle persone che non hanno il diritto di essere curate, nelle terre mangiate dalla guerra, e in tutto il mondo. Imperativo categorico del gruppo è «ripudiare». Ripudiare la guerra, come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli. Come recita l’articolo 11 della Costituzione. L’EVENTO – Gino Strada è stato ospite a Bitritto ieri sera, 17 marzo, in occasione del giro d’Italia di Emergency per parlare di pace, democrazia e diritti umani, cominciato il 2 marzo. Insieme a lui, c’erano anche Luciano Canfora e Maso Notarianni a discutere del manifesto di Emergency, «Il mondo che vogliamo». Un mondo che ripudia la violenza, il terrorismo e la guerra come strumento per risolvere le contese tra gli uomini e i popoli. Perché in nome delle alleanze internazionali, anche la classe politica italiana ha scelto la guerra con altri Paesi. E lo hanno fatto proprio tutti, da Berlusconi a D’Alema, fino a Prodi. Una politica che nel campo delle relazioni estere non brilla, secondo Strada. «Prima accogliamo Gheddafi con tende e donne, e poi dobbiamo attaccarlo?» si domanda mentre, in occasione dei centocinquanta anni, augura che «i prossimi 150 siano migliori dei primi». A vederlo e a sentirlo, sembra quasi che a Emergency spetti la guerra, e allo Stato la missione di pace.
Teresa Serripierro
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18 commenti
francesco romano
ven 3 giugno 2011 12:36 rispondi a francesco romanoDon Verz non lo conosco e non mi particolarmente simpatico; Gino Strada lo conosco poco e non mi particolarmente simpatico; Vendola lo conosco tramite stampa e televisione e mi proprio antipatico; ci premesso: vista la situazione in cui si trovano gli Istituti San Raffaele, se vera, evidentemente qualcosa che non va ci sar; ma ve ne siete accorti solo adesso? e poi domando come mai c' sempre qualcuno che sa tutto sulla villetta, sui piani che la compongono sul Sisde, sul Sismi, ecc. ecc.; il dr. Strada certamente compie, insieme ai suoi colleghi, opera altamente meritoria; ma, diffido di quanti fanno del volontariato una professione; si domanda:ma questa gente come campa? chi paga i loro viaggi, le loro conferenze, le loro iniziative, i loro andirivieni aerei? perch non penso che si spostino con l'asinello del Cristianucci di gassmaniana memoria;tanti, ma tanti anni fa, esisteva un tale sigore, dr Schwarz (non sono sicuro si scriva
francesco romano
ven 3 giugno 2011 12:36 rispondi a francesco romanocos) che apr un ospedale a Lamabaren, in Congo, e che ne fece l'oggetto della sua esistenza,ma senza mai fare politica ed abbaiare alla luna; il Signor vendola, nuovo Masaniello dei nostri tempi, ha sicuramente buone intenzioni, ma la gestione della sua Regione non sembra ai primi posti,anzi! purtroppo in questo nostro Paese, basta apparire e dire quattro fesserie in televisione (ma questo vale per tutti, sia chiaro) e si diventa condottiero grande Governatore, depositario della verit, icona di una parte che non sbaglia mai e che, se sbaglia, colpa degli altri "a noi avversi"; e queste icone, rappresentanti di una politica che il Paese ha emarginato, sono stati fatti uscire dalla porta ,ma sono rientrati dalla finestra, con il beneplacito dei loro elettori ovviamenti, elettori non condivisibili. ma che vanno, comunque, rispettati
FEDE
ven 3 giugno 2011 11:57 rispondi a FEDEe allora facciamo morire i pazienti, visto che molti ospedali in puglia non funzionano perch il governo non da un euro. Non sono d'accordo stavolta con strada, a volte bisogna fare un patto con il diavolo. Questo ospedale avr tutte le strutture necessarie, oltretutto non reato far costruire strutture private che servono, non generalizziamo troppo. Vendola sta governando benissimo la PUGLIA e non facile viste le lobby che esistono li. Forse sarebbe meglio concentrarci in altre cose...non significa che siccome Verz, che comunque non sopporto, amico di Silvio allora Vendola ha interessi con Berlusconi. Fatemi il santo favore di finirla con queste stupidaggini e queste accuse ridicole a Vendola. Anzi continuate pure, cos avr pi consensi ;-)
trasparency international
ven 15 aprile 2011 07:59 rispondi a trasparency internationalDal portale Indymedia http://piemonte.indymedia.org/article/12322 Don Verz sullorlo della bancarotta. Oltre 1 miliardo di Euro. Il padre spirituale del Berlusca & Pollari con lacqua alla gola per un dissesto colossale. Ha fondato e poi sfondato (di debiti) lOspedale San Raffaele di Roma e Milano, tempi mondiali della medicina e della sofferenza. Ora al manager di Dio rimarranno solo queste ultime (le sofferenze economicamente parlando). Che channo in comune il premier Silvio Berlusconi, il generale dei servizi segreti Nicol Pollari, il Vaticano, e notissimi politici, banchieri ed imprenditori? Un arzillo vecchietto (ora pieno di puffi) che si chiama Don Luigi Maria Verz. Accanto alla sede del Parco biomedico del San Raffaele a Mostacciano, sorge una graziosa villetta chera di propriet della Fondazione di Don Verz e che venne affittata al servizio dintelligence m
trasparency international
ven 15 aprile 2011 07:59 rispondi a trasparency internationalilitare (Sismi) per le sue attivit segrete. La cosuccia/casuccia, era cos carina che Nicol Pollari, generale della Guardia di Finanza a capo del Sismi (nonch grande amicone del prelato manager) la volle tutta per s, cattandosela per 4 soldi. La Villa di Mostacciano (zona EUR) del Generale Nicol Pollari, disposta su quattro livelli, 24,5 vani catastali: due ingressi, due saloni, sei camere, due soggiorni, cinque bagni, due vani guardaroba, lavanderia e garage, tre terrazze, giardino di 1.400 metri e una bella piscina con trampolino. La villa fu comprata nel 1994 dal San Raffaele del Don a un prezzo di 2 miliardi e 400 milioni (pi del doppio di quanto lha pagata Nicol Pollari). Pare che di (proficui) affaroni come questi Don Luigi Maria Verz ne abbia fatti tanti. Questo spiegherebbe (almeno in parte) come mai il San Raffaele ora si trova sullorlo del crak. L'impero di don Luig
trasparency international
ven 15 aprile 2011 07:59 rispondi a trasparency internationali Verz, che fa capo alla Fondazione San Raffaele del Monte Tabor, con sede in Via Olgetttina 60 - Milano si sta letteralmente sbriciolando come la statua del gigante dai piedi dargilla (poco pi in l al civico 65 della stessa via c il palazzo delle veline Bunga Bunga). Per raccoglierne i cocci forse non baster pi neanche dismettere i numerosi assets immobiliari per fare cassa. Nella lista delle dismissioni figurano: Oasis Aministracao Ltda, Soc. Agricola Monte Tabor Srl, Progetti International Srl, Blu Energy Srl, S.A.T. Srl, Residenza Alberghiera San Raffaelle Srl, Edilraf Spa, Quo Vadis, Costa Dorata, Turro, Air Viaggi, VDS2, Science Parck, Resnati, etc etc. La cessione del patrimonio immobiliare non sar poi cosa tanto facile da realizzare. Molte di queste propriet son gravate da vincoli ed ipoteche. Come il complesso immobiliare di Via Olgettina, ed il bellissimo residence
trasparency international
ven 15 aprile 2011 07:59 rispondi a trasparency internationaldi Cologno Monzese (sussiste unipoteca di 1 grado a garanzia di un finanziamento BEI). Comunque il vendibile dovr essere ceduto alla velocit della luce per introitare subito risorse finanziarie fresche da utilizzare per il ripianamento dei (moltissimi ed ingentissimi) debiti. Pi di 1 miliardo di euro di passivit. Tra le propriet vendibili ci sono aziende agricole, alberghi, aziende di ristorazione, propriet terriere, strutture di cura, aerei, jet, e persino alcune piantagioni di mango e meloni (in Brasile). Ci che toglie il sonno a Don Verz son i grossi problemi con banche e societ di leasing: in primis Unicredit, BNP, BPM, Cariparma, BPS, Banco di Sardegna, Italease, Leasint, Ubi Factor, Mediofactoring, BIIS. Molte case farmaceutiche fiutato il dissesto hanno gi minacciato azioni legali se non rientreranno subito dei propri crediti, come le societ: Gilead Sciences (18,6 mil.
trasparency international
ven 15 aprile 2011 07:59 rispondi a trasparency internationalEuro), Pfizer (12,3 mil. Euro), Merck Serono (12,2 mil. Euro), Abbott (9,6 mil. Euro), Domp (7,6 mil. Euro), Medtronic (7,5 mil. Euro), Laboraf (17,1 mil. Euro) e via di sto passo. Questo, in estrema sintesi, il quadro impietoso che emerge da un dossier riservato elaborato in questi giorni dallo Studio Borghesi Colombo & Associati e Bain & Bain (che trovate qu di seguito riprodotto ed allegato pdf) che titola: Linee guida del Piano di ristrutturazione e di riorganizzazione societaria 30 marzo 2011. Diciamo che i segnali del dissesto ci son tutti e son davvero conclamati. Bancarotta in piena regola. Ma per uscire da sto casino che ha combinato lattempato Don (90 anni suonati) baster fondare una newco? Servir costituire una nuova Fondazione? (la vecchia ormai ha perso faccia e credibilit). E trasformare la Fondazione in una societ di capitali
trasparency international
ven 15 aprile 2011 07:59 rispondi a trasparency internationala che pro? Ma per accedere a nuova finanza no, scemini. Se no le banche non scuciranno un baiocco. Elementare Watson. Secondo i consulenti finanziari, seguendo un particolare tipo di schema e/o procedura sar possibile mettere in piedi un verosimile Piano di Ristrutturazione dei debiti e quindi non rischiare che le banche possano immaginare di poter incorrere nella concessione abusiva di credito (finanziare una holding decotta non sarebbe formalmente legale). Il Piano deve essere credibile (almeno sulla carta). Gli istituti di credito eroganti - almeno in linea teorica - non potrebbero finanziare la holding di Don Verz sapendolo insolvente. Comunque, come la giri giri i conti non tornano lo stesso. Lo stato patrimoniale della fondazione permane da un bel po in stato comatoso (profondo) e le passivit superano di gran lunga gli attivi. In qualsiasi paese
trasparency international
ven 15 aprile 2011 07:59 rispondi a trasparency internationalnormale limprenditore decotto (ma ancora onesto) porterebbe subito i libri delle societ in tribunale. Non il prelato-manager timorato di Dio e fido amico di Pollari & Berlusca. Che ha in mente unilluminato Piano Industriale (quasi quasi pare una delle manovre finanziarie del Premier): contenimento dei costi operativi (tagli selvaggi al personale, consumi, spese, manutenzioni e logistica), razionalizzazione delle strutture (accentramento delle attivit sanitarie), brutali tagli alle attivit di ricerca etc etc. Don Verz anche in questo sembra proprio ad immagine e somiglianza di Silvio. Ecco perch qu in terra nessun giudice potr permettersi di giudicarlo. Solo il Tribunale di Dio. Lui comunque, a differenza del Premier rifugge le ansiet terrene. A Don Luigi interessa solo servire lOnnipotente e i suoi fratelli sofferenti (appunto il Berlusca, Pio Pompa, Bazoli, Geronzi,
trasparency international
ven 15 aprile 2011 07:59 rispondi a trasparency internationalProfumo, Pollari, Miccich, Angelucci, Formigoni, Anemone). Ah scusate. Dimenticavo lo storico e grande amicone di sempre Ennio Doris (quello l con la bacchetta che disegna sempre i cerchi). Che dirTi mio caro Don Verz, speriamo solo nella Divina Provvidenza. Perch il buco e la voragine proprio tutta intorno a te. --------------------------------------- Background: Don Luigi Maria Verz, nasce a Illasi (Verona) il 14 marzo 1920. Figlio di una nobildonna e di un agiato latifondista (che tutto avrebbe voluto tranne vedere lerede designato del patrimonio innamorarsi della medicina e del sacerdozio). Si laurea in Lettere classiche e filosofia nel 1947 presso l'Universit Cattolica di Milano. Viene ordinato sacerdote nel 1948. Nel 1964 dalla sua diocesi gli viene proibito di esercitare il Sacro Ministero. Nel 1973 rasenta la scomunica e dalle gerarchie cattoliche viene sospeso a divinis. R
trasparency international
ven 15 aprile 2011 07:59 rispondi a trasparency internationaliabilitato decide di reinventarsi un nuovo percorso di fede. Diventa prete-manager tout-court, intrecciando presso relazioni daffari con la Edilnord di Silvio Berlusconi. Con un pizzico di visionaria megalomania mette in piedi imponenti strutture deccellenza e davanguardia che le fa assomigliare a moderne cattedrali della cura (gli Ospedali San Raffaele di Milano e Roma sono tra i pi importanti a livello internazionale). Per finanziarli reperisce fondi, tesse rapporti con politici ed imprenditori, diventa amico dei banchieri che contano garantendosi linee di credito con i maggiori istituti di credito. Altri (come il professore Luigi Poggi Longostrevi) meno timorati di Dio e dotati di scarso senso etico penseranno bene di fare cassa ed introitare frodando lo Stato, ottenendo cos dal Sistema Sanitario Nazionale ingenti rimborsi per prestazioni inesistenti. Da evidenziare il dipartimento di odontoiatri
trasparency international
ven 15 aprile 2011 07:59 rispondi a trasparency internationala del San Raffaele che annovera tra le sue file una delle igieniste dentali pi fighe in assoluto, Nicole Minetti (una delle miss Bunga Bunga). Nel 1976 le toghe cattocomuniste condannano Don Verz ad 1 anno e 4 mesi di reclusione per tentata corruzione (per la convenzione con lUniversit Statale di Milano e un consistente contributo della Regione Lombardia). Nel 1977 Il nostro carismatico Don viene incriminato per corruzione e riconosciuto colpevole di istigazione alla corruzione (a tuttoggi ancora in attesa della sentenza definitiva). Nel 1995 nuovamente inquisito dalla toghe rosse della Procura di Milano per irregolarit nei lavori di costruzione del San Raffaele. Altra condanna di 1 anno e 4 mesi di reclusione per lacquisto e la ricettazione di due quadri del '500 di scuola napoletana proventi di furto (si suppone che il prelato sapesse della proveni
trasparency international
ven 15 aprile 2011 07:59 rispondi a trasparency internationalenza illecita). Tutte condanne che il battagliero Don Verz rispedisce al mittente snocciolando le cifre della riconosciuta eccellenza clinico-scientifica del suo lavoro. Il San Raffaele ad esempio, diventato un terreno di sfide estreme della scienza. Ha sviluppato in collaborazione con il Mit of Boston un progetto di cui don Luigi particolarmente orgoglioso: ai pazienti viene impiantato unipertecnologico microchip sottocutaneo e lospedale, attraverso un collegamento telematico continuo, in grado di interagire in tempo reale intervenendo. Come dice Don Luigi: un altro passo avanti verso una frontiera mai esplorata ma sempre intimamente cullata: quella dellimmortalit ecco perch Silvio spera di vivere a lungo (Silvio Berlusconi mi ha chiesto di farlo campare fino a 150 anni disse il don in unintervista). Per la sua creatura - il San Raffaele - si potrebbe tranquillamente parlare di nuovo Eldorado culturale
trasparency international
ven 15 aprile 2011 07:59 rispondi a trasparency international; etica e bioetica convivono armoniosamente. Ogni malato considerato un tabernacolo doro Si fa ricerca avanzata a 360 studiando il ringiovanimento delle cellule staminali adulte, gli embrioni, la fecondazione artificiale in vitro. Tanto biblico, evangelico e sacrale rispetto per luomo (uomo-individuo in quanto tale come direbbe Elio) sappaleser in tutta la sua spiritualit nel 2006, quando don Verz aiuter un amico medico - gravemente ammalato - a raggiungere il padreeterno impartendogli leutanasia (per solo dopo avergli impartito lestrema unzione). Ama leggere, meditare, ama le Banche ed il grano (grano inteso come quattrini). Ha simpatie per il maestro Riccardo Muti, Umberto Veronesi, lex sindaco-filosofo Cacciari e lattore-regista Roberto Benigni. Ammira Silvio Berlusconi (Silvio gli baci la mano solo dopo la celebre frase del don nelle persone so riconoscere il profuno di
trasparency international
ven 15 aprile 2011 07:59 rispondi a trasparency internationalsantit) nonch Madre Teresa di Calcutta, Muhammar Gheddafi, Fidel Castro, gli angeli, gli arcangeli, San Raffaele Protomartire, Benedetto Craxi (detto Bettino) e nostro signore Ges Cristo. Don Verz ha una taumaturgica antipatia per il Concilio Vaticano II (e forse anche il I), per alcuni papi (v. Ratzinger) e per il celibato. Odia visceralmente Rosy Bindi, tutti i bolscevico-comunisti e tutti quelli che scrivono stronzate senza prima riflettere, come alcuni attivisti di Indymedia (con particolare riguardo di tal mediattivista che scrive scemenze firmandosi mister Bean). doc. pdf.: "Dossier_Riorganizzazione_San_Raffaele_2011" http://piemonte.indymedia.org/attachments/apr2011/dossier_riorganizzazione_san_raffaele_2011.pdf
Federico
ven 18 marzo 2011 09:44 rispondi a FedericoA me strada ispira fiducia. Quindi ascotiamo bene quello che dice e se necessario presidente Vendola vada in fondo alle questioni poste.
gigi
ven 18 marzo 2011 08:00 rispondi a gigila scalata politica del governatore vendola ormai piena di queste contraddizioni. dal fallimento della politica sulla sanit, alla maldestra gestione dei rifiuti (vedi inceneritori), dalle praterie di fotovoltaico sparse indecorosamente al posti di vigneti e uliveti, sottraendoci quei panorami e quegli orizzonti che per secoli sono stati il nostro orgoglio. capisco e condivido l'indignazione del dott. strada, persona coerente e degnissima di rispetto, infatti l'operazione san raffaele per dirla alla gino strada veramente nauseante.