Gino, 84 anni, è l'unico e ultimo calzolaio rimasto a Manduria e nelle province limitrofe. Ma è anche uno dei pochi artigiani rimasti in Italia. Eppure nella sua bottega c’è un grande via vai: «Ho sempre tanto da lavorare, i miei clienti arrivano da Grottaglie a Erchie», racconta Gino che continua a mantenere vivo un mestiere che appartiene a un'altra epoca ma che attrae ancora clienti di tutte le età e dalle provincie di Taranto e Brindisi.
«Lavoro da quando ho otto anni e ho imparato il mestiere grazie al maestro Giovanni, ma fare il calzolaio oggi è molto diverso», spiega l’artigiano che con gli stessi strumenti di sempre lavora instancabilmente da tantissimi anni nonostante le scarpe in cuoio e pelle siano state quasi completamente sostituite da quelle in tessuto e materiale sintetico e senza più su misura. «Non le ordina più nessuno, ora sistemo quasi solo scarpe di plastica», bofonchia il calzolaio con nostalgia di altri tempi.
Anche se il mondo esterno cambia inevitabilmente, Gino rimane fedele al suo mestiere: «Non potrei mai rinunciare a questa bottega», dice con convinzione. «L’odore delle scarpe e questo lavoro è tutta la mia vita».
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9 commenti
Fernando Maria Maurizio Potenza
sab 31 agosto 23:53 rispondi a Fernando Maria Maurizio PotenzaIl calzolaio, una meravigliosa pietra miliare dell'artigianato, nato nel Medioevo e paragonato già allora ai mestieri da tutelare. Oggi a Manduria il nostro Gino, ci riporta tra l'odore del cuoio, l'acre del mastice ed il ticchettio del punteruolo ai tempi passati. Quando nel centro storico si conoscevano tutti per mestiere o 'ngiuria. I miei ricordi con Gino vanno dalla bravura di chiudere, cucendo a mano, i tubolari della bici da corsa, alle perfette e maniacali riparazioni di scarpe, cinture e borse in cuoio di marca e che affidavo alle sue mani esperte per ripararle, facendole tornare come nuove. Chi ha tra le mani gli antichi mestieri, ha nel cuore la passione e l'umiltà che lo rende una persona speciale. Grazie Gino, per essere l'unico artigiano a resistere ad un progresso che vuole toglierci la voglia di vivere liberi e felici anche risuolando in silenzio una vecchia scarpa.
Pietro
sab 31 agosto 16:59 rispondi a PietroSignor Cosimo non è che è invidioso ti mesciu Ginu?! Ha mai pensato di quanto prende di pensione un artigiano?! Manduria dovrebbe fare un monumento a questo grande e serio lavoratore che spero continui a stare in buona salute per molti anni.
Maurizio Dinoi
sab 31 agosto 14:44 rispondi a Maurizio DinoiForse è più conosciuto per aver fatto per tanti anni la Maschera al cinema.
Gregorio
sab 31 agosto 09:27 rispondi a GregorioSe la memoria non m’inganna, questo Signore ha fatto il controllore biglietti al Cine Teatro Candeloro !! ………forse!
Gregorio
sab 31 agosto 09:27 rispondi a GregorioSe la memoria non m’inganna, questo Signore ha fatto il controllore biglietti al Cine Teatro Candeloro !! ………forse!
Cosimo
sab 31 agosto 08:54 rispondi a CosimoNon dice però che è pensionato ,e il grande lavoro che fa è tutto nero? Grazie Italia grazie Finanza
Adel
dom 1 settembre 11:26 rispondi a AdelSignor Cosimo ma è serio?
Miminu
sab 31 agosto 17:30 rispondi a MiminuDiciamo che è giusto ciò che dici…ma c’è sempre la cattiveria in agguato! …lascialo lavorare, anche perché è l’ultimo artigiano 🧑🎨 !!!
Marco
sab 31 agosto 07:55 rispondi a MarcoÈ molto bravo. Il figlio lo aiuta. Però, mi consenta, la riparazione a volte rovina l'estetica della scarpa. Ergo bisogna informare il cliente prima. 👋🏻