
Un manduriano di 39 anni, G.O. le sue iniziali, è stato arrestato dalla polizia di Lecce che lo ha sorpreso in flagranza di reato mentre con altri due complici, anche loro fermati, avevano usato dell’esplosivo per scardinare uno sportello Bancomat di un ufficio postale di Lecce. Nell’udienza di convalida davanti al gip Maria Francesca Mariano, i tre, il manduriano con altri due originari di Foggia e Melfi, difesi dagli avvocati Roberto Tarantino e Ivan Feola, hanno confessato il crimine giustificandolo con lo stato di disperazione di natura economica.
I tre indagati rispondono delle accuse di tentato furto aggravato, danneggiamento aggravato, detenzione e porto in luogo pubblico di armi ed esplosivo. Il gip ha convalidato l’arresto ed ha applicato la misura del carcere per i gravi indizi di colpevolezza.
Il tentato furto è avvenuto nella notte di domenica scorsa all’ufficio postale di via Archita da Taranto. A portare le forze dell’ordine sul posto è stata la forte deflagrazione di un ordigno fatto esplodere per scassinare la cassa del bancomat.
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2 commenti
stuetuku
gio 25 maggio 16:37 rispondi a stuetukuA MANDURIA MANCAVA UNABOMBER. APPOSTU CI MANCAVA. MA TI FATIA NO NI OLI NISCIUNU.? STI GIUINASTRI.
Egidio Pertoso
gio 25 maggio 07:50 rispondi a Egidio PertosoDa perdonare. Quando si è in ristrettezze economiche, per comprare l' esplosivo bisogna farsi il mutuo, e con l' inflazione crescente, che ci riduce in mutande, lo sanno persino gli usurai, i tassi debitori sono alle stelle. - Necessitas facit licitum quod alias non est licitum-. Questo era per i romani che, in certe occasioni, tiravano fuori tutta la loro saggezza, arrivata anche ai giorni: sì quando un amministratore pubblico viene colto con le mani nel sacco.