
Non sarebbe stato un infarto come si ipotizzava a causare la morte del 46enne manduriano, G. Casale, trovato privo di vita nel suo letto la mattina di lunedì della scorsa settimana. Il medico legale Massimo Sarcinella che ha eseguito l’autopsia su incarico del pubblico ministero della Procura ionica, Vincenzo Sansobrino, avrebbe solo potuto escludere un malore cardiaco quale causa della morte improvvisa, sulla cui origine dovranno parlare ora gli esami istologici e tossicologici che il medico legale eseguirà nelle prossime settimane. Lo specialista ha chiesto sessanta giorni di tempo per preparare una relazione dettagliata che consegnerà al magistrato inquirente titolare dell’inchiesta.
Il 46enne che pare non soffrisse di nessuna patologia cronica nota, la sera prima del decesso aveva accusato un malore chiedendo l’intervento del 118 rifiutando però il ricovero in ospedale. A trovarlo senza vita nel letto è stata l’anziana madre che preoccupata del silenzio e dell’insolito ritardo del figlio che non si era ancora svegliato, era andata nella stanza trovandolo freddo e immobile. E’ stata lei a chiamare i parenti e il 118.
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