
Un detenuto psichiatrico trentenne originario del Brindisino, ha aggredito alcuni agenti di polizia penitenziaria e distrutto arredi sia nella sua cella del carcere di Taranto dove era rinchiuso che in una stanza ospedaliera dove era ricoverato. L’uomo, detenuto per reati contro il patrimonio e già protagonista di numerosi episodi di autolesionismo, era stato ricoverato più volte per ingestione di oggetti pericolosi.
Il Sappe, sindacato autonomo della polizia penitenziaria, denuncia da tempo il sovraffollamento e la presenza di numerosi detenuti con gravi disturbi psichiatrici non curati adeguatamente, a causa della mancanza di strutture come le comunità riabilitative e della chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. Il sindacato chiede un intervento urgente della magistratura di sorveglianza e un serio dibattito politico per fronteggiare una situazione definita ormai insostenibile.
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