
Doveva essere il simbolo dell’inclusione, ma rischia di diventare l’ennesimo fallimento annunciato. Il gruppo consigliere Demos attacca duramente l’amministrazione comunale di Manduria e, in particolare, l’assessora alle Politiche sociali Fabiana Rossetti, colpevole – secondo il movimento politico – di propagandare una realtà completamente diversa da quella vissuta ogni giorno da cittadini e turisti con disabilità.
“Quello che sta accadendo nelle nostre marine è paradossale”, si afferma in una nota. “Un piano che dovrebbe garantire accesso e dignità a tutti si è tradotto in una drastica riduzione delle passerelle: da 48 nel 2024 si è passati a sole 24 nel 2025 su un tratto di costa di 18 chilometri. E la cosa incredibile è che l’assessora Rossetti rivendica questo intervento come un successo, citando un piano (il Peba) che prevedrebbe appena otto passerelle.”
Una dichiarazione che, a detta dei consiglieri di minoranza, smaschera il carattere puramente simbolico e propagandistico dell’azione amministrativa. Perché la realtà, documentata da fotografie, racconta altro: le passerelle sono per lo più inutilizzabili, installate senza criterio, spesso senza collegamenti con la strada, senza stalli riservati per il parcheggio, senza segnaletica verticale che ne indichi la presenza, e senza alcuna protezione laterale per garantire sicurezza a chi le usa.
I Demos si soffermano in particolare sul caso emblematico delle passerelle collocate nei pressi della foce del fiume Chidro: “Lì, non esiste alcun varco tra la carreggiata e il guard rail - dicono -, le passerelle sono lì, ma non ci si può arrivare. Un intervento grottesco, se non fosse drammatico.”
“La verità – si continua nel documento – è che l’assessora Rossetti ha venduto per progresso ciò che è un passo indietro. Dietro i proclami, c’è una gestione superficiale, che ignora i veri bisogni di chi dovrebbe essere tutelato.”
Un’accusa netta che chiama in causa non solo le scelte politiche, ma anche la responsabilità morale di un’amministrazione che, a fronte di belle parole, negherebbe concretamente un diritto sacrosanto: l’accesso al mare per tutti, senza distinzioni.
I Demos concludono lanciando un appello affinché si metta finalmente mano a un progetto serio, che tenga conto delle esigenze reali e non si limiti a interventi vetrina.
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1 commento
cittadino
oggi, mar 24 giugno 07:18 rispondi a cittadinoChe vergogna, bandiera lilla!!!. In quelle foto tutta l'incapacità di persone inadatte a ricoprire ruoli così lontani dalla loro comprensione. VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA.