
«No le femmine no». È una sorta di codice non scritto, ma è anche un limite personale, un limite che nonostante le insistenze Simone Di Noi e Domenico Palma D'Oria, due dei tre componenti del gruppo che avrebbe seviziato e ucciso il 21enne leccese di etnia rom, Natale Naser Bahtijari, non hanno voluto superare.
Emerge dalle intercettazioni telefoniche che hanno documentato in real time l'omicidio avvenuto a Manduria nella notte fra il 22 e il 23 febbraio scorsi. Un delitto ancora senza un chiaro movente, se non quello contenuto in una aggravante, il metodo mafioso: l'affermazione di una certa mentalità criminale organizzata per vendicare un presunto ma non chiaro "sgarro" subito. La vittima, emerge dalle carte dell'inchiesta, non aveva la patente. Per questa ragione era stata accompagnata a Manduria da due ragazze di Gallipoli, una la fidanzata e l'altra la sorella, testimoni inconsapevoli se non del delitto, dei momenti iniziali. E sono state poi rapinate dell'autovettura, mentre il tentativo di sottrarre loro i cellulari non è andato a buon fine. «Andiamoci a prendere la fidanzata, la fidanzata alla villa sta», dice Vincenzo D'Amicis. Interviene Di Noi: «E che dobbiamo fare alla fidanzata?». Risponde l'altro: «La dobbiamo uccidere».
«Le femmine lasciale perdere, le femmine si devono lasciare perdere» prosegue D'Oria. Effettivamente il proposito omicida, che a questo punto sembra partire solo da uno dei tre componenti del gruppo, non viene portato a termine. Le ragazze, inconsapevoli, vengono private della Fiat 500 nella quale avevano atteso fino all'una della notte il ritorno di Natale Naser, che nel frattempo era stato assassinato.
Le due ragazze non sono andate subito a denunciare, per paura. Sono poi state sentite come persone informate sui fatti dai poliziotti di Lecce, che hanno cooperato con il colleghi manduriani, coordinati dal pm della Dda, Milto Stefano De Nozza. Hanno raccontato di essersi trovate sole e senza auto. E di aver chiesto aiuto in un bar, riferendo di essere state minacciate di morte. Hanno detto alla polizia di essere state soccorse da un 50enne che le avrebbe poi accompagnate a Gallipoli.
«Io non ce la faccio - dice Di Noi - sempre riferendosi all'idea di ammazzare le ragazze - per uccidere lei non ce la faccio». D'Amicis incalza: «Come non ce la fai, fallo per me, ti ho salvato la vita». Le due sono sane e salve. I tre fermi del 28 febbraio, sono stati disposti in tempi rapidi anche per tenerle al riparo da ogni rischio. Non si escludevano infatti ulteriori spedizioni punitive, sia come vendetta sia per portare avanti il progetto iniziale.
A quanto è emerso dall'attività investigativa, all'origine della contrapposizione fra leccesi e tarantini, ci sarebbe stato un debito di droga. O quantomeno una partita di cocaina da 100 grammi fornita da Suad Bathijari, fratello della vittima. Lo stesso Suad, una volta appreso che il ragazzo non era rientrato a casa, aveva telefonato chiedendo di lasciarlo andare.
Roberta Grassi su Quotidiano
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12 commenti
Giulio Ferrara
ven 17 marzo 09:22 rispondi a Giulio FerraraSono proprio questi articoli ripetuti ad oltranza che portano paure e terrore. Siete succubi di questa informazione. Bisogna imparare a vivere la vita. Invece preferite farvela condizionare da tutto ciò. IGNORANZA INFINITA!
Gregorio
ven 17 marzo 14:27 rispondi a GregorioVa bene Giulio, allora cosa ci suggerisce ?? Parliamo di Putin? Di grande fratello? Di Costanzo? Dimmi, dimmi !! Tieni presente che il quotidiano è di “zona locale “
Ferdinando Arno
ven 17 marzo 07:54 rispondi a Ferdinando Arno“Emerge dalle intercettazioni telefoniche che hanno documentato in real time l'omicidio avvenuto a Manduria nella notte fra il 22 e il 23 febbraio scorsi.” Ma sono il solo che si chiede come mai la Polizia non è intervenuta in tempo per salvare Naser? Perchè, se lo si sentiva addirittura urlare?! Ed erano in ascolto…
Mimmo sammarco
ven 17 marzo 06:17 rispondi a Mimmo sammarcoSi uccidono 3 persone per qualche migliaio di euro.. almeno una volta c erano dei codici da rispettare mentre ora si uccide per niente..morale della favola? Un ragazzo morto e altri 3 ragazzi rovinati..meglio i politici che quando rubano ne vale la pena e non fanno nemmeno carcere..
stuetuku
ven 17 marzo 04:00 rispondi a stuetukuQUESTI CIOVANI ,LEGGETE UN LIBBRO E NON ANDATE AL BAR NON FATE DEL MALE .MARONN E SE POI TI PENTI? POTEVA FARE L'USCIERE, INVECE LO RIVEDREMO CU LI CAPIDDI BBIANKI.
SENZA GIUTIZZIU
gio 16 marzo 23:43 rispondi a SENZA GIUTIZZIULa cosa ca faci chiù schifu e leggere “bravo che è uscito stranieri”…la capu sempri quedda eti!!! MARCIA! FATE SCHIFO VERGOGNA
Gregorio
gio 16 marzo 14:09 rispondi a GregorioFortunatamente Natale Naser Bahtijari, non è stato accompagnato con uno scuolabus 🚌da Lecce , altrimenti D’amicissi avrebbe fatto una carneficina !!!
Giulio Ferrara
gio 16 marzo 11:35 rispondi a Giulio FerraraNon si fa altro che parlare sempre delle stesse cose in questo giornale. Sempre gli stessi articoli ripetuti per giorni e giorni. Ma basta...
Pellecchia
ven 17 marzo 07:27 rispondi a PellecchiaGuarda che non ti ha autorizzato nessuno a leggerlo! Puoi anche andare a giocare a bocce!
Francesco catapano
ven 17 marzo 05:23 rispondi a Francesco catapanoForse non sta capendo che cosa succede in questa Manduria, la schifezza che regna nel territorio. Cambia canale, si vada a prendere un caffè e non legga ciò che scrive la Voce, faccia come le istituzioni che sono MUTI e non rassicurano i cittadini: qui si uccide con una efferatezza incredibile, forse per lei è tutto normale vero?
Gregorio
gio 16 marzo 19:02 rispondi a GregorioBè , si parla dei fatti di cronaca e l’evolversi delle indagini, di Manduria , se vuoi vedere il meteo, metti su Canale 5 !
porabbui
gio 16 marzo 08:39 rispondi a porabbuiSpero che il nipote batterà il record di anni in 41-bis del nonno...buon sangue non mente...