Nessuno degli «orfanelli» coinvolti nell’inchiesta nata dalla morte di Antonio Cosimo Stano, il 66enne manduriano vittima di bullismo, tornerà in carcere, né subirà un processo.
Per gli undici alla sbarra ieri (altri due avevano già ottenuto la stessa opportunità), il presidente del Tribunale dei minorenni di Taranto, Bina Santella, ha accolto la richiesta della difesa e del pubblico ministero, Pina Montanaro, procuratore della Repubblica dei minorenni, di sospensione del processo con la messa alla prova dei servizi sociali per periodi che vanno dai due anni e quattro mesi ai tre anni. Al termine del periodo di sospensione, in caso di esito positivo della prova il reato si cancella.
Domani altri particolari
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3 commenti
Francesca La Francy
mer 29 gennaio 2020 06:52 rispondi a Francesca La FrancyChiedetevi solo per quale motivo non esiste una sola Associazione o Ente a Manduria che si sia costituita parte civile in merito alla morte di stano , non solo ......chiedetevi per quale motivo la sospensione del processo è avvenuta con tale illogica celerità !!! Secondo voi è normale tutto questo ? Un uomo è stato torturato e ucciso ma non è successo niente , se avessero rotto una panchina la pena sarebbe stata più dura ma alla fine è solo morto un innocente indifeso , chi se ne frega !!!!! R.I.P ??????
giorgio sardelli
mar 28 gennaio 2020 08:55 rispondi a giorgio sardelliQuesta è la giustizia italiana, Speriamo che i presunti bulli ( se cosi li possiamo chiamare visto che non hanno fatto niente) abbiano imparato la lezione, non meravigliamoci se poi qualcuno domani prende a schiaffi il genitore
Serena
mar 28 gennaio 2020 08:41 rispondi a SerenaVergogna