
Si chiamava Gianluca De Stefano ed aveva 26 anni l’ultima vittima della strada della morte, così come viene ormai identificata la provinciale Manduria San Pietro in Bevagna per l’alta incidentalità che la contraddistingue da anni. Quello di ieri sera è avvenuto alle 16,30 all’altezza della contrada “Campanedda”. Una Opel Corsa guidata dal giovane che era solo in macchina, per cause da accertare ha perso il controllo uscendo fuori strada dopo diverse carambole. In una di queste ha urtato una Audi che era parcheggiata nel piazzale di un vivaio dove il proprietario si era recato poco prima.
Inutili i soccorsi del 118. Quando sono arrivati i sanitari sul luogo della chiamata, per lo sfortunato giovane non c’era più niente da fare. Il corpo senza vita è rimasto incastrato nell’abitacolo con la capotta completamente schiacciata. Per estrarlo sono dovuti intervenire i vigili del fuoco del distaccamento di Manduria che hanno tagliato i piantoni della utilitaria.
Agli agenti della polizia locale è toccato il compito di studiare la dinamica per escludere responsabilità di altre vetture o altre cause. La famiglia ha affidato incarico all’avvocato Francesco Ferretti esperto in infortunistica e incidenti della strada.
Il pubblico ministero della Procura ionica, Francesco Ciardo, ha dato disposizione al comandante della polizia locale, Umberto Manelli, di rimuovere la salma per portarla all’obitorio del cimitero cittadino. Per questa mattina è prevista la visita necroscopica del medico legale incaricato.
Il punto esatto del mortale di ieri, è distante un centinaio di metri da un altro terribile incidente avvenuto la scorso mese di agosto in cui morì una giovane manduriana di 25 anni e rimasero gravemente feriti i genitori.
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6 commenti
Walter
mar 12 dicembre 2023 03:26 rispondi a WalterOgnuno decide della propria vita,ma non quella degli altri
D.G.
dom 10 dicembre 2023 05:18 rispondi a D.G.Tutti bravi a commentare....a dire la propria quando si parla degli altri...se succede a noi poi vogliamo rispetto.. bhe a prescindere da come è successo dovremmo avere rispetto per questo ragazzo che aveva ancora tanto da dare, rispetto per il dolore che la sua mamma sta provando insieme ai fratelli.... rispetto per la vita...in questi casi il rispetto equivale al silenzio. Ciao Angelo bello...veglia come hai fatto fino ad adesso su chi sai tu
Gregorio
ven 15 dicembre 2023 02:29 rispondi a GregorioBravo, condivido !
Cosimo cattullo
dom 10 dicembre 2023 01:22 rispondi a Cosimo cattulloCome al solito la velocità è la causa , ma la polizia stradale è sempre chiusa in caserma?
Walter
dom 10 dicembre 2023 12:52 rispondi a WalterMai e poi mai,,mia culpa..indagare sull'acceleratore. La pista è sulla Avetrana Nardò
Marco
sab 9 dicembre 2023 03:47 rispondi a MarcoIniziamo a rispettare i limiti di velocità. A 50km/h non succedono carambole e danni a case. Per fortuna non ha travolto qualcuno con la bici o lo scooter... Prima di dare la colpa agli altri, con tanto di avv giudichiamo noi stessi. La pubblicità è fastidiosa caro direttore, puoi spostarla in basso?? R.I.P.