Appello all’unità della sinistra da parte del “Partito democratico” e ipotesi di un terzo polo civico di centro dal movimento “Puglia Popolare” del senatore Massimo Cassano. Sono i due interventi che aprono il dibattito politico di questa terza settimana di dicembre.
In un documento diffuso alla stampa, il Pd manduriano prende la parola sostanzialmente per saldare le divisioni nate nel movimento progressista spaccato dalla fuga in avanti del movimento di Tullio Mancino, “Manduria Lab” che ha cercato di fare accettare alla coalizione un proprio candidato (Domenico Sammarco) creando scompiglio nel gruppo. Soprattutto tra i componenti del movimento “Città più” punterebbe invece su un proprio candidato (Gregorio Pecoraro). «In ognuno di noi – scrive il Pd Messapico -, deve risvegliarsi l’orgoglio di voler partecipare per vincere la sfida che ci attende, guidare il paese in maniera onesta e trasparente, togliendo ogni opportunità all’avversario politico di insinuarsi facilmente negli spazi vuoti che si potranno intravedere da una divisione dei progressisti democratici». Rivolgendosi evidentemente ai due contendenti, il Pd della reggente Maria Grazia Cascarano conclude così: «Abbandoniamo inutili tatticismi e continue provocazioni politiche, nel nome dell’unità e non della vanità personale che di fronte ad una sconfitta non sarebbe altro che una triste e magra consolazione».
Il movimento “Puglia Popolare”, da parte sua, non ha ancora deciso con chi allearsi. A renderlo noto, in una nota stampa, sono Angela Sammarco e Massimiliano Stellato, rispettivamente presidente cittadino e provinciale del movimento civico guidato dal senatore Cassano.
In una recente riunione che si è tenuta nella sede di via per Avetrana a Manduria, il gruppo dirigente ha incontrato i cittadini con i quali hanno condiviso le linee programmatiche e politiche del movimento puntando molto sulla questione morale e quella ambientale. “Puglia Popolare posizionandosi "al centro" dello scenario politico manduriano - si legge -, avvierà una fase di confronto con le altre forze politiche del territorio senza escludere né un percorso autonomo con la formazione di un polo di centro, né la presentazione di un proprio candidato Sindaco, né il ricorso alle elezioni primarie”.
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