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La “macchina del fango” e la politica a misura di followers

La “macchina del fango” e la politica a misura di followers La “macchina del fango” e la politica a misura di followers | © n.c.

«Più lavora la macchina del fango più continuano ad arrivare nuovi like ed apprezzamenti sulla pagina del sindaco». La “macchina del fango”, manco a dirlo, sarebbe il nostro giornale e l’autore del commento apparso su Facebook è Roberto Dostuni di Popularia, portavoce del sindaco Pecoraro e fresco di nomina a responsabile dell’organizzazione e progettazione di eventi e strategie incentrate sul concetto di “cultura”.

Non sappiamo se questo commento postato dal Rocco Casalino di Manduria sia frutto di un pensiero proprio o se anche in questo caso parlasse come portavoce di Pecoraro. Ma una cosa è certa: tali considerazioni non hanno nulla a che fare con alcun concetto di "cultura" ma, semmai, al contrario, denotano e svelano alcune pecularità del “nuovo corso” politico manduriano. Innanzitutto il responsabile della comunicazione del sindaco non ha forse bene in mente il significato della locuzione che usa nell'intento di denigrare e deumanizzare il nostro giornale. “Macchina del fango”, infatti, indica una serie di azioni coordinate ad opera di un gruppo di pressione, soprattutto attraverso i mass media, “messa in piedi per delegittimare o ledere l'onore e la credibilità di una persona o di un gruppo politico considerati avversari allo scopo di infamarne o screditarne l'immagine pubblica per intimidirla, punirla o condizionarla, influenzando così il giudizio dell'opinione pubblica nei suo confronti”.

Concetti forse troppo complessi per chi negli ultimi anni ha organizzato concertini estivi nelle campagne di Torricella, ma che in attesa di una spiegazione nel merito da parte di Roberto Dostuni, sicuramente non possono essere usati contro “La Voce di Manduria” che, come ben sanno i nostri migliaia di affezionati lettori, da più di 10 anni esprime un giornalismo indipendente, libero, pluralista, critico, aperto a tutti e soprattutto con l’unico scopo di fare informazione senza padroni.

Tutto ciò che non è mai piaciuto ai potenti di turno e proprio ciò che al nuovo deus ex machina della cultura manduriana sembra proprio non andare giù. Additare la stampa o parte di essa considerata sgradita e non allineata senza fornire argomentazioni valide a sostegno di accuse molto gravi come “macchina del fango”, ricorda molto le convinzioni che nel ventennio circolavano negli ambienti fascisti ed anche, più recentemente, tutta la campagna sulle “fake news” che Donald Trump ha inscenato per anni con i risultati visti proprio nelle scorse ore.

Ma c’è dell’altro, forse ancora più interessante per le sorti della città.

Il commento del portavoce del sindaco Pecoraro contiene anche, finalmente, una dichiarazione programmatica dell’azione politico-comunicativa del “nuovo corso” manduriano tutto incentrato, ed è lo stesso Dostuni a vantarsene, ad attirare e collezionare “like ed apprezzamenti” sulle pagine del social network che fanno capo al primo cittadino messapico. Come se amministrare una città complessa e difficile come Manduria fosse solo questione di faccine e pollici alzati da conquistare su Facebook.

Ecco, allora, finalmente, svelata la necessità di avere uno staff comunicazione con a capo, anche, Roberto Dostuni! La politica a misura di social network dove slogan senza senso e mera propaganda rappresentano i contenuti di una compagine politica che non ha dimostrato finora di conoscere la realtà e le necessità di una città, rinchiudendosi a riccio ed avendo a cuore solo la propria cerchia di fedelissimi followers.

Gabrio Distratis

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3 commenti

  • cittadino
    sab 9 gennaio 2021 03:55 rispondi a cittadino

    e da quando dire la verità / le verità è diventato buttare fango?

  • Peppe Guida
    sab 9 gennaio 2021 11:51 rispondi a Peppe Guida

    Non la conosco personalmente, ma vorrei avere il piacere di conoscerla per esprimerle la mia totale condivisione a questo suo scritto riguardo la situazione attuale di questo scellerato andazzo.

  • Manduriano
    sab 9 gennaio 2021 08:33 rispondi a Manduriano

    Non è macchina del fango, non è andare contro qualcosa o qualcuno ma è: INCOERENZA tra campagna elettorale e realtà, DECISIONI SCELLERATE E DI CONCRETO NULLA SE NON sistemazione di orologi e braccia di statue. Ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero anche se per voi "fan di pecorao" le osservazioni vere e giuste non le accettate. Questa è la verità, verità che Manduria ancora puzza, ancora al buio, strade ancora con enormi buche, però si paga con i soldi dei cittadini il portavoce, l'assistente, staff, ecc.., strutture inconcludenti che non giovano a nessuno se non al primo cittadino.

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