
Era il 2 giugno del 2009, il giorno in cui varcai per la prima volta le porte del reparto di Ematologia dell’Ospedale "Moscati" di Taranto. Rivivo ancora le ansie di quel giorno, il timore di essere affetto da una patologia che faceva paura, paura che, purtroppo, si rivelò certezza: leucemia.
Rivedo davanti agli occhi, come diapositive di un film, i sorrisi degli infermieri e risento il calore di tutti coloro che mi accolsero, facendomi sentire parte integrante di quella grande famiglia.
Ho vissuto momenti di profonda angoscia: quando seppi che avrei dovuto affrontare la chemioterapia o quando i farmaci mi facevano sentire come un sacco vuoto, privo di forze.Spesso, guardavo il mare dalla grande finestra. Mi pareva di rivedere la mia spiaggia, e pensavo che la vita fosse stata dura con me. Ma erano pensieri che rigettavo velocemente negli angoli più reconditi della mente, lasciandomi avvolgere da quel senso d’ironia – forse innato – che da sempre mi aiuta a essere positivo e a cogliere il meglio dalle cose.
Tutto questo, però, sarebbe stato molto più difficile se non avessi incontrato persone meravigliose: gli infermieri, i medici, tutto lo staff del reparto di Ematologia dell’Ospedale "Moscati". Ogni loro gesto, ogni parola, ogni sorriso erano per me fonte di energia.
So che la mia vita è cambiata. Questa esperienza mi ha insegnato a guardare le cose con occhi diversi, alimentando in me una sensibilità maggiore verso la sofferenza.
Tutti quei lunghi momenti trascorsi in ospedale vivranno per sempre nei miei ricordi, così come resteranno nel mio cuore due cari compagni persi per strada, che tanto coraggio e tanta forza mi hanno donato durante la lunga degenza.Sono in remissione da un paio d’anni, ma potrei dire che da quel giorno non è mai davvero finita... perché il corpo continua a portare in sé i segni di quella malattia e di quella dura terapia.
Con forza e tenacia, senza mai perdere il mio sorriso, vado avanti.Pier
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1 commento
Gregorio
lun 2 giugno 12:43 rispondi a GregorioTi auguro di recuperare tutto al 100% e di tornare a essere te stesso. 👌