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Il bavaglio sul Covid e sul Giannuzzi

Il bavaglio sul Covid e sul Giannuzzi Il bavaglio sul Covid e sul Giannuzzi | © n.c.

Ieri sono stato in sopralluogo presso l’ospedale di Manduria. Quello che sta avvenendo è disumano, per tutti, pazienti e personale, e se nessuno ne parla è solo perché la direzione asl con una circolare ha diffidato gli operatori a fare dichiarazioni, relazionarsi con i mezzi di informazione, o pubblicare sui social commenti.

Nel bel mezzo di una pandemia l’ospedale Giannuzzi è in pieno cantiere, con operai che si scambiano con pazienti, medici con elettricisti, macchinari con scalpelli e covid con oncologici (ora spediti come pacchi a Francavilla).

Invece di combatterlo così il covid rischiamo di diffonderlo.

E non si può giustificare, come fa fatto la direzione asl, quello che sta accendendo a Manduria dicendo “ma vedete che nei prossimi giorni lo faremo anche a Martina e Castellaneta”.

Invito l’assessore alla sanità Lopalco a uscire dalla televisione e ad accompagnarmi in una delle mie visite quotidiane presso gli ospedali della provincia di Taranto. Oppure mentre passa da rete quattro a canale cinque a sfogliarsi una cartina geografica. Ospedali di frontiera che non possono essere privati dei reparti d’emergenza. Ne trasformati in ospedali promiscui, causa di contagio in primavera.

Nè si può più giustificare ogni nefandezza con l’emergenza. Siamo a novembre, e hanno avuto 6 mesi di calma per organizzare la seconda ondata, dicevano che erano pronti, e invece ora dopo averci portato in zona arancione senza tamponi e senza posti letto, stanno mettendo a rischio la vita di tutti.

I pazienti se ne scappano: basta vedere il numero dei tamponi e dei ricoveri dei pugliesi registrati in questi giorni in Basilicata.

Allo stesso modo se ne scappano i medici: maltrattati, piegati a turni massacranti in un momento che richiede massima serenità, e pure costretti al silenzio da una circolare bavaglio che chiedo alla direzione di ritirare immediatamente.

Infine ripeto la domanda a Lopalco. Lui, scienziato, non io consigliere, ha dichiarato che la Puglia nella prima ondata si è salvata grazie alla scelta lungimirante di realizzare ospedali esclusivi per i pazienti covid.

Allora, chiedo, perché adesso invece si sta preferendo smistarli ovunque mischiandoli con le altre patologie?

Perché non si chiede all cliniche private ?

Perché non si utilizza la struttura attigua della curia?

E l’ospedale militare annunciato da Conte in conferenza stampa alla nazione ormai un mese fa, che fino ha fatto?

Renato Perrini, consigliere regionale Fratelli d'Italia

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2 commenti

  • Marcello Settanni
    mer 18 novembre 2020 09:42 rispondi a Marcello Settanni

    https://www.facebook.com/265730347250987/posts/966104757213539/ Il gioco delle tre carte, la destra nn si smentisce mai, fermo restando le responsabilità del governo regionale. Fa molto comodo ai consiglieri di Crispiano e Martina che le cose restino come sono.

  • Cosdes63
    dom 15 novembre 2020 07:16 rispondi a Cosdes63

    Basta farci comandare da questi politici inetti abbiamo avuto il modo di mandarli a casa e invece grazie al clientelismo sono rimasti al loro posto e adesso piangiamo .Guardate cosa hanno riportato a Manduria dopo 20 anni .

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