Carissimi Amici e Lettori della Voce Di Manduria, torna “Mentre Tutto Scorre”. Ed oggi, è dedicato ad Antonio Stano ed alla sua triste e nota vicenda. Antonio Stano è stato anche vittima di una “mentalità”, naturalmente per mentalità nello specifico si intende quella grezza, infantile, arrogante e superficiale. Gli aggettivi utilizzati devono intendersi come eufemismi. Ben altre sono le parole che vorrei usare a riguardo, ma il mio spirito cristiano riesce a malapena a contenere il sicuro sgomento sulla vicenda.
Non ho voluto intervenire prima sul caso del signor Antonio Stano, perchè volevo capirne di più. Oggi tutto è troppo evidente, nella società sono nascoste sacche di generalizzata violenza che sfoga i propri risentimenti insieme alla loro stupidità sociale, nei confronti dei disagiati. Un gran numero di cittadini, commentando la vicenda ricercano le motivazioni di simili gesti, continui, ripetitivi e di squallida ferocia.
E vi è da parte di alcuni, l'occasione in questi casi di addossare le responsabilità oltre che agli imputati dei crimini stessi, anche alla società in declino sotto i profili della fraternità umana. Può essere che le cose stiano così, però è mia personale convinzione che in una parte della società stessa sia radicata l'usanza di dileggiare gli sfortunati in condizioni di disagio (qualsiasi esso sia) allo scopo di provocarne le reazioni scomposte che portano a ridicolizzare il bersaglio prescelto, per la stupida gioia da parte dei massacratori.
Vi sono esempi di cronaca recentissimi, è inutile nasconderlo, vi sono persone che ritengono che sfottere il disagiato serva a farlo emergere dall'indifferenza totale cui siamo costretti a vivere. In altre parole, secondo costoro gli fanno una cortesia a prenderli in giro, ridicolizzandoli. Ora mi chiedo, e vi chiedo, quanti sono gli “Antonio Stano” esistenti in Italia? Molti, troppi a mio avviso, bisogna cambiare registro, modello e soprattutto mentalità, che deve essere aperta al dialogo, inclusiva e solidarizzante nei nostri confronti. Non capisco, né mai capirò la paura, il terrore, lo schivare ed anche lo schifarci, ma cosa potremmo mai fare di male noi?
Dobbiamo rassegnarci a questo stato di cose? Siamo già abbondantemente rinchiusi nelle problematiche quotidiane da risolvere, peraltro una semplice barriera architettonica può bastare a fermarci irrimediabilmente. Figuriamoci le mani di uomini malvagi cosa potrebbero fare su noi stessi.
Chiediamo umilmente di essere tutelati, è parte integrante dei diritti umani. L'indifferenza sociale, quando applica le proprie teorie sfocia sempre nell'insofferenza sociale, ambedue solcano le divisioni e corrono per innalzare sbarramenti, diffondendo il contagio virale. Contro il “solo”, il “diverso”, “l'abbandonato” un nebuloso mondo di sopraffazione che mira al debole e la fa diventare una facile assurda preda. Tanta viltà è presente nelle menti di coloro che per assurdo veramente, credono di essere “migliori” degli altri. Pace ad Antonio Stano ed a tutte le vittime di bullismo. Sempre “Mentre Tutto Scorre”, ma senza dimenticarci mai di chi soffre e spesso lo fa in silenzio.
Claudio Rimoli
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1 commento
Mary Versace
dom 29 marzo 2020 10:34 rispondi a Mary VersaceQuelli che fanno certe cose ce l' hanno nel DNA. Sono esseri demoniaci che non cambieranno mai. Il male è dentro di loro e loro lo riversano sugli altri, si sfogano con le persone più buone, semplici, deboli. Sono niente altro che stupidi animali schifosi. Per loro nessuna pietà.