
Dopo il temporaneo declassamento del reparto di terapia intensiva neonatale del Santissima Annunziata di Taranto dovuto alla mancanza di medici specialisti, un altro allarme simile viene sollevato dalla categoria dei radiologi della stessa Asl. «A Grottaglie è rimasto un solo radiologo e sono stati interrotti i servizi di senologia clinica ed ecografia pediatrica» ed altri servizi sarebbero in procinto di saltare su tutta la provincia.
A denunciarlo è il consigliere regionale del sindacato nazionale radiologi, Antonio Saponaro, che parla di «continua inarrestabile emorragia dei medici che abbandonano la Asl ionica». L'esodo verso altre province, fa sapere il sindacalista, «a Taranto sta mettendo a rischio la copertura dei turni e l'erogazione di servizi essenziali». Per quanto riguarda il settore diagnostico radiografico, il sindacalista sostiene che «l'assenza di un Pacs (sistema per la trasmissione e l'archiviazione delle immagini), rallenta il lavoro dei radiologi e tutti i percorsi diagnostico-terapeutici. Il disagio dei medici aggiunge - è acuito dalla vacanza gestionale delle Unità Operative che determina inevitabilmente caos organizzativo». Il quadro presentato dallo specialista è preoccupante: «più di 40 strutture aziendali risultano tuttora vacanti; tra queste quelle di radiodiagnostica degli ospedali di Martina Franca e Castellaneta. In questi presidi prosegue la nota stampa - i radiologi affrontano quotidianamente carichi di lavoro fuori norma assumendosi al contempo gravose responsabilità di ordine gestionale senza alcun riconoscimento giuridico-economico».
«Le dimissioni volontarie di tantissimi radiologi nell'ultimo anno - spiega Saponaro - si traducono in una riduzione dell'offerta sanitaria ai cittadini». Un fenomeno davvero curioso che meriterebbe forse qualche risposta appropriata per cercare di capire a cosa sia dovuto l'esodo. Nondimeno, desta non poche perplessità la vertiginosa caduta delle prestazioni che negli ultimi tempi si sono notevolmente ridotte (a vantaggio dei privati?). Questioni sulle quali probabilmente sarebbe necessario un intervento anche da parte della direzione sanitaria della Asl jonica che fa capo alla dottoressa Leone e al dottor Colacicco.
Ed ecco la mappa delle criticità. «A Grottaglie è rimasto un solo radiologo e sono stati interrotti i Servizi di senologia clinica ed ecografia pediatrica. A Manduria non è possibile redigere una turnazione mensile ed uno dei tre radiologi rimasti ha recentemente comunicato le proprie dimissioni; a Taranto e a Martina i turni notturni, massacranti, gravano su un numero esiguo di radiologi. Ad essere a rischio conclude la nota sindacale - non è solo il benessere lavorativo dei pochi radiologi rimasti ma la sicurezza delle cure e l'erogazione di servizi essenziali. Auspichiamo che la direzione strategica accolga le nostre istanze, dimostrando di voler investire in risorse umane oltre che in apparecchiature».
Da Quotidiano di Taranto
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2 commenti
Antonio
lun 17 agosto 2020 03:42 rispondi a AntonioIl privato sifa strada e lascia il vuoto nelle strutture pubbliche.Eppure la professione medica raggiunge grandi soddisfazioni dal punto di vista economico, ma molti cercano la scalata sulla vetta e chi paga le conseguenze sono i poveri pazienti.Io noto come il privato avanza lasciando una scia di grande sofferenza tra la popolazione che sempre più cerca al nord di trovare una visita pagando ingenti somme.Allora chi regge la guida della sanità in Puglia deve trovare un incontro coni professionisti che sicuramente accetteranno l'incarico.
Oronzo novolese
gio 13 agosto 2020 04:23 rispondi a Oronzo novoleseE questo è niente.. Tra qualche mese chiuderanno altri reparti come a manduria. Grazie a emiliano.. E colacicco zitto... E morgante... E turco... Fra non molto andremo nel lazio per una tac o rsduografia