«State prendendo i nomi dei ragazzi, perché non lo fate anche con chi sta in chiesa?». La sindaca di Lizzano, Antonietta D’Oria, ha reagito così ieri bei confronti dei carabinieri che, chiamati dal parroco don Giuseppe Zito, si erano recati davanti alla chiesa di San Nicola per identificare un gruppo di giovani del posto che esponevano lo striscione arcobaleno in contrapposizione alla veglia di preghiera organizzata dal parroco contro la proposta di legge che introduce modifiche al Codice penale aggiungendo la punibilità della «propaganda di idee» e degli «atti discriminatori» fondati «sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere».
«È una vergogna, Lizzano è un paese democratico e questo è un diritto dei cittadini», ha urlato la sindaca ai militari fermi con la loro macchina davanti al sagrato della chiesa dove pochi fedeli all’interno avevano risposto all’appello del loro parroco a prendere parte al «Rosario per la famiglia – si legge nell’invito -, per implorare il fallimento del ddl contro l’omotransfobia».
Apertamente contro l’iniziativa del religioso, la prima cittadina aveva già preso le distanze con un lungo post pubblicato sulle sue pagine social.
È notizia ormai rimbalzata su tutti i social media che il parroco di Lizzano, il parroco della nostra Comunita, il nostro parroco ha organizzato un incontro di preghiera contro le insidie che minacciano la famiglia, tra cui, prima fra tutte, cita la legge contro l'omotransfobia.
Ecco, noi da questa iniziativa prendiamo, fermamente, le distanze. Certo non sta a noi dire quello per cui si deve o non si deve pregare, ma anche in una visione estremamente laica quale è quella che
Riprendendo le parole di padre Alex Zanotelli e lodando il suo impegno nel sociale di tutt’altro tenore del parroco di Lizzano, la sindaca del Movimento 5 Stelle va giù duro contro la chiesa.
Il testo del decreto legge che riconosce i reati contro gli orientamenti sessuali è passato in commissione Giustizia della Camera dei deputati con i voti della maggioranza, il no di Lega e FdI e la non partecipazione al voto di Forza Italia.
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14 commenti
Luigi
gio 16 luglio 2020 01:43 rispondi a LuigiQuesto è il comunicato della Cei. Il parroco lo ha legittimamente messo in pratica. https://www.chiesacattolica.it/omofobia-non-serve-una-nuova-legge/
Giancarlo
ven 17 luglio 2020 02:00 rispondi a GiancarloLa CEI non ha mai speso una parola contro la coercizione, questo per capire con quale livello di predicatori d'odio la nostra martoriata nazione vuole confrontarsi. Lo sanno bene i ragazzi e le ragazze che hanno rivelato la loro omosessualità o identità di genere (diversa dal sesso in cui sono nati - e che si forma nei primi tra anni di vita per cause ancora non chiare) alle proprie famiglie intrise di fanatismo indottrinato, sperando nella comprensione, e si sono visti recapitare a casa un esorcista o uno psichiatra che è arrivato ad usare anche farmaci ed elettroshock, sol perché gli incauti genitori hanno chiesto consiglio alla persona meno indicata: il parroco dalla cui labbra pendono per vivere la propria vuota ed ipcorita vita. Basta violenza!
Domenico
ven 17 luglio 2020 08:46 rispondi a DomenicoBene, ho seguito il consiglio, ho letto. Se mettere in atto quanto scritto dalla Cei è lanciare, sia pure implicitamente, l'anatema contro il progetto di legge di uno Stato che intende rendere più severa la lotta contro discriminazione, bullismo e violenza contro chicchessia, vuol dire diventare mistificatori del testo stesso. Va bene dibattere e confutare, ma la preghiera non va abusata: è riservata a "cose" più serie e profonde.
pippo
mer 15 luglio 2020 10:29 rispondi a pippoPremesso che ogni manifestazione in luogo pubblico come la piazza deve essere autorizzata, risulta ridicola la pretesa di identificare le persone all'interno della chiesa che stavano facendo quello che si fa sempre ovvero pregare. E' come se delle persone manifestino davanti una casa e i carabinieri identificano il padrone di casa. La realtà purtroppo è che siamo di fronte ad un nuovo totalitarismo che mira a reprimere qualsiasi dissenso
Giancarlo
ven 17 luglio 2020 01:49 rispondi a GiancarloNessun totalitarismo, come vanno cianciando i farisei nel tempio. Semplicemente una minoranza pretende rispetto. Chiede solo di non essere più minacciata, ingiuriata, spesso costretta a vivere di nascosto la propria pacifica ed assolutamente non pericolosa natura. Altro che vizio e stravizio, come farneticano i fanatici religiosi (spesso morbosamente più viziosi). Se due fidanzati dello stesso sesso vogliono tenersi per mano, devono poterlo fare senza incorrere in una persecuzione da parte del primo psicopatico intriso d'odio. Se vengono presi di mira a causa di questa normalissima e rispettosa esternazione d'amore, o per un modo di abbigliarsi, allora alla base dell'aggressione non c'è un futile motivo, ma un'aggravante d'odio, come picchiare una persona solo per il colore della pelle.
Pippa
gio 16 luglio 2020 10:28 rispondi a PippaPippo, troppe pippe mentali
Matteo Ricci
gio 16 luglio 2020 07:42 rispondi a Matteo RicciSì, vabbè, allora seguendo il tuo discorso, consentiamo pure che semino odio. Una bella jihad cattolica ci mancava in quest'epoca assurda. Spiacente, ma nei luoghi di culto, di qualunque culto, si devono rispettare principi costituzionali e l'incitamento all'odio può essere anche reato.
Daniela Scavolini
gio 16 luglio 2020 01:56 rispondi a Daniela ScavoliniPregare per la famiglia è incitamento all'odio?
Giancarlo
ven 17 luglio 2020 02:07Pregare per la famiglia assolutamente no. Usare lo schermo della preghiera per fare propaganda sì. Per molto meno si sono chiuse moschee e si sono allontanati imamh, come è giusto che sia. Si parte dalla mistificazione e poi si fa propaganda. La mistificazione è predicare che è una mincaccia per la famiglia una legge che aggiunge l'orientamento sessuale e l'identità di genere (qualsiasi, qquindi anche la tua) alla lista dei comportamenti illegali come la discriminazione per razza, etnia, religione. Non si capisce in cosa dovrebbe essere minacciata la mia famiglia (tradizionalissima) se, finalmente, si potesse applicare un'aggravante a chi, per scaricare le proprie frustrazioni di fallito, picchia uno o più ragazzi per una camicetta troppo colorata che glielo fa giudicare come "ri...ne".
Pippo
gio 16 luglio 2020 09:30 rispondi a PippoScusami, rispetto qualsiasi posizione, ma pregare perchè la famiglia sia considerata, come da millenni, costituita da papà e mamma e come è scritto nell'Antico e nuovo testamento, significa seminare odio??? la preghiera è rivolta a bloccare una legge che discrimina le opinioni, non a perseguitare le persone che vanno rispettate in quanto tali. Purtroppo la finalità della legge è proprio quella che indichi tu, ovvero perseguire chiunque dica cose diverse dal comune pensiero imposto, con la scusa di seminare odio. Purtroppo tutti, e anche tu, non saremo più liberi di dire insieme a 2 persone che la famiglia è tale solo se formata da un papà e una mamma! Tutto questo sarà incitamento all'odio per qualche giudice e tale da condannare al carcere, alla rieducazione psichica etc
Giancarlo
ven 17 luglio 2020 01:38La legge non discrimina le opinioni, ma la propaganda d'odio. Ovviamente non la hai letta o fai propaganda sperando che le persone non si preoccupino di leggerla. Beh, allora ti rovino la piazza dicendo che la legge aggiungerebbe solo qualche riga al codice penale, aggiungendo ai comportamenti sanzionabili attualmente, discriminazione per motivi razziali, etnici o religiosi, anche la discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere. Oggi è reato propagandare la superiorità di una razza o etnia rispetto ad un'altra, ed anche discriminare in base alla religione (quelli della tua "parrocchia" vorrebbero anche l'abolizione di quegli articoli). La legge proteggerebbe ogni orientamento sessuale ed identità di genere, anche quelli maggioritari, come, presumo, i tuoi.
Angela
mer 15 luglio 2020 04:25 rispondi a AngelaPienamente d'accordo!!!
Domenico
mer 15 luglio 2020 02:56 rispondi a DomenicoGentile Pippo, quando si riduce la Chiesa a casa del parroco ove lo stesso può fare ciò che vuole, si comincia a distorcere la realtà: non è più luogo di culto e di formazione cristiana. Se si arriva, poi, a una iniziativa che strumentalizza la pratica religiosa più importante (la preghiera), sottomettettendola all' opinione personale di un prete, non si tratta di una libera attività discrezionale riservata ai soli "soci" di un circolo! Non conosco i dettagli sulla richiesta di identificazione che, detta così, non condivido; parlo solo da ex fedele.
Demetrio Moccia
mer 15 luglio 2020 08:32 rispondi a Demetrio MocciaSolo una considerazione a parlare di famiglia(normale) è un parroco che come sappiamo non è ammogliato.La manifestazione da come si vede è pacifica, non c'è assalto al Tempio, ci sono le distanze sociali per il Covid, quindi non mi è chiaro, non la presenza dei Carabinieri, ma lo zelo di prendere i nomi ,di chi ripeto pacificamente manifestava il suo dissenso.